Ragno violino la morde, donna entra in coma e muore dopo due settimane

Ragno violino la morde, donna entra in coma e muore dopo due settimane
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Sabato 15 Agosto 2020, 15:18 - Ultimo aggiornamento: 8 Marzo, 05:07

Il morso del ragno violino è stato fatale. Una donna di 51 anni è stata uccisa da questo piccolo aracnide che l'aveva morsa nella periferia di Marsala, in Sicilia. Roxamunda Constant risiedeva qui, insieme alla sua famiglia. La donna si era recata in ospedale circa una settimana dopo il morso, parlando con i medici di un dolore simile a una fascite alle gambe. Poi la donna è entrata in coma all'ospedale "Paolo Borsellino" dove è rimasta in terapia intensiva per quasi due settimane. Il coma e il decesso, due giorni fa, hanno sconvolto la comunità dove viveva. I medici dell'Ospedale siciliano sono riusciti a risalire alla causa della morte grazie agli esami ematologici.

Dal Centro antiveleni del Policlinico di Roma, a cui si rivolgono pazienti del Lazio e del Centro Italia, rassicurano sul fatto che il ragno vilino non è aggressivo e il suo morso non è mortale, se non in casi particolari: «Il ragno violino è un animale schivo e solitario - spiega il dott. Maurizio Paolo Soave del Centro antiveleni - non esistono dati che comprovino che il morso del ragno violino è potenzialmente mortale per individui sani: nel 2015 e nel 2017 si sono verificati due decessi in Italia, causati dalle gravi patologie preesistenti dei due pazienti».

Sulla presenza del ragno violino, dal Gemelli spiegano che «è da sempre nel Lazio e in Italia e casi di morsi sono da sempre raccolti e documentati dai Centri Antiveleni. La riproduzione varia in base a condizioni e fattori non sempre prevedibili e misurabili. In ogni caso non si può parlare di fenomeni di infestazione». In caso di un sospetto morso del ragno violino, come bisogna comportarsi? «Nella stragrande maggioranza dei casi il morso provoca fenomeni locali di scarso significato clinico come arrossamento, prurito e irritazione, non è assolutamente appropriato allarmarsi recandosi nei pronti soccorso. Bisogna consultare un Centro Antiveleni descrivendo le circostanze, i segni e i sintomi eventualmente presenti. In casi particolari il morso può provocare una lesione della cute di tipo emorragico e necrotico che non differisce da quelle provocate da altre tossine biologiche come ad esempio quelle di altri ragni, degli imenotteri come api, vespe, calabroni, e di animali marini. Non esistono antidoti o trattamenti farmacologici specifici: nei casi in cui si manifestano lesioni significative serve un trattamento farmacologico con antibiotici e cortisonici. In altri rari casi può essere necessaria la toilette chirurgica della lesione».

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