Tivoli, paura al Pronto soccorso vigilante aggredito con una catena

Tivoli, paura al Pronto soccorso vigilante aggredito con una catena
di Fulvio Ventura
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Mercoledì 1 Gennaio 2020, 11:03
Aggressione al Pronto soccorso dell’ospedale di Tivoli. Una guardia giurata è stata presa di mira da un uomo in stato confusionale. Nel nosocomio tiburtino, verso le due di notte l’aggressore, un cittadino nigeriano con problemi psichici e armato di una lunga catena di ferro, si è scagliato contro il vigilante. L’addetto alla sicurezza era intervenuto nei locali del Pronto soccorso dopo che l’aggressore, aveva iniziato a dare in escandescenze. L’extracomunitario stava insultando il personale della struttura sanitaria e minacciava di rompere porte e attrezzature. Un atteggiamento minaccioso e violento che ha spaventato i presenti e causato l’allarme tra il personale del polo ospedaliero dell’Asl Roma 5.
La guardia è prontamente intervenuta e, vista la situazione, ha subito allertato le forze dell’ordine chiamando il 113. Mentre attendeva l’arrivo della pattuglia della polizia del Commissariato di Tivoli, però, vista la situazione che rischiava di degenerare, il vigilante è dovuto intervenire nel tentativo di calmare e contenere l’uomo che, brandendo la catena, si era fatto sempre più ostile. Alla vista dell’adetto alla sicurezza però, anziché tranquillizzarsi è andato su tutte le furie e l’ha aggredito, colpendolo ripetutamente al volto e alle braccia, fortunatamente però non gravemente. Nel frattempo al San Giovanni Evangelista è arrivata una pattuglia e gli agenti hanno provveduto a fermarlo e a portarlo in commissariato per gli accertamenti di rito. Il vigilante, invece, è stato subito medicato e ha avuto una prognosi di tre giorni. L’aggressore, dopo essere stato denunciato a piede libero, è stato riportato in ospedale dove è ricoverato, con un trattamento sanitario obbligatorio, nel reparto Spdc, Servizio psichiatrico di diagnosi e cura.
«Ancora un’aggressione nei confronti del personale del Pronto soccorso dell’ospedale di Tivoli – denuncia Dimitri Cecchinelli, segretario territoriale della Cisl FP -. L’altra notte un uomo, proferendo frasi sconnesse e brandendo una grande catena di ferro, ha minacciato il personale in servizio e l’utenza. Solo il pronto intervento di una guardia giurata, che ha riportato delle lesioni, e di alcuni sanitari ha evitato il degenerare della situazione. Il Pronto soccorso rimane l’area dell’ospedale dove si registrano più episodi di questo tipo».
Le aggressioni, purtroppo, non sono una novità all’interno dei locali del Dea, il Dipartimento emergenza - urgenza. L’ultimo caso denunciato risale al novembre dello scorso anno, anche se di minacce verbali se ne contano molte altre. Quella volta l’autore dell’aggressione, un tiburtino, si scagliò contro gli infermieri e contro la struttura dell’ospedale. Finì denunciato per danneggiamento a persone e cose e per interruzione di pubblico servizio.  Pochi mesi prima, a maggio, fu denunciata a piede libero una coppia che si era scagliata contro il personale della struttura. «In diverse occasioni e con diversi interventi nel tempo – prosegue Cecchinelli -, la Direzione Strategica dell’Asl Roma 5 ha attenzionato la situazione, ma questo non ha evitato altre aggressioni a conferma che deve necessariamente essere aumentato il personale di vigilanza per il Pronto soccorso tiburtino e per tutti gli altri dell’Azienda sanitaria». Non solo. Dalla Cisl chiedono anche altre misure per la sicurezza del personale e degli utenti: «Il personale – aggiunge il segretario della CISL FP - chiede da tempo un collegamento diretto con il posto di polizia, prevedendo una postazione fissa nell’area del triage così da avere, in caso di necessità, l’intervento nel minor tempo possibile».
I vertici dell’Asl Roma 5 hanno espresso solidarietà alla vittima dell’aggressione. «In riferimento al deplorevole episodio – commentano dagli uffici di via Acquaregna - l’Azienda esprime piena solidarietà e vicinanza nei confronti della guardia giurata e del personale».
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