Guidonia, il premio De André 2021 all’attore vagabondo di Montecelio

Mario Eleno, l’attore-scrittore di Montecelio di Guidonia «vagabondo notturno a Genova»
di Elena Ceravolo
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Venerdì 1 Ottobre 2021, 12:34

Ha un cuore che batte nel minuscolo Teatro Chisciotte del borgo di Montecelio l’edizione di quest’anno del premio nazionale “Fabrizio De André”. E’ il “covo” artistico di Mario Eleno, attore e scrittore, che ha conquistato il primo posto nella categoria narrativa con il racconto “Nella città di Genova”. E’ la settima edizione del concorso letterario dedicato al grande cantautore genovese con il progetto “Creuza de mä, un incontro tra musica e letteratura”. Tema: la solitudine. Il leitmotiv intorno a cui i partecipanti sono stati chiamati a lavorare è stato il verso di una canzone: “C’è chi aspetta la pioggia per non piangere da solo” (da “Il bombarolo” del 1973, scritta con Giuseppe Bentivoglio).


Mario Eleno, il vincitore, ha 38 anni. E’ attore, regista, narratore e traduttore. Diciassettenne, ha debuttato leggendo i Canti di Leopardi, ha lavorato con Luca Ronconi al Piccolo Teatro Strehler di Milano, diplomato alla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano e alla scuola di Mimo Corporeo di Napoli, dal 2015 traduce e legge le poesie di Blaise Cendrars, e scrive, lancia letture di Teatro Porto Aperto in spazi artistici alternativi di Napoli, Genova, Roma, Bari e Perugia.


A Montecelio, suo paese di origine, dirige il Teatro Chisciotte. «Ho scritto “Nella città di Genova” - racconta Eleno - dopo una notte errante da cavaliere solitario passata nei vichi lubrici e ritorti della città vecchia.

Ho visto Genova come un gigantesco calamaio ricolmo di inchiostro, gravido di storie: ci ho intinto la penna e ho raccontato quello che vedevo. Ne sono uscite righe irripetibili e uniche per me, come le persone in cui mi sono imbattuto durante quel notturno vagabondaggio. La cosa più bella è che fu proprio la mia passione poetica per De André a spingermi lassù, fra prostitute, barboni e rifiuti umani. Sono loro gli esseri più nobili della realtà». Il premio sarà festeggiato a Montecelio con una serata speciale, a novembre, un evento aperto a tutti nel segno della poesia e della musica.


Poi a dicembre partirà la stagione 2021-22 del Teatro Chisciotte, intitolata “Esodo”. L’approccio, come sempre per questo piccolo grande luogo di cultura, sarà sperimentale: la ricerca di nuovi linguaggi teatrali, direzione artistica in tandem con Daniele Fedeli. In attesa il Chisciotte propone “Ottobre in musica”, quattro serate gratuite, alle 18,30: il 9 “Sonorità” con Fonema4, il 17 “La buona novella” con I basta poco, il 24 presentazione di “Rime ciancicate” di Sergio Fedeli, il 31 Canzoni italiane con La fusione. Ma intanto Mario Eleno continua con le presentazioni in forma di concerto poetico del suo romanzo “Tabaccheria”, una storia nata dal suo lavoro da impiegato in una “fetente tabaccheria” di Napoli, osservando il mondo da dietro quel bancone. A Guidonia il 14 ottobre all’Ecofficina, alle 18,30.

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