Calcio, il Cobra morde ancora e sogna in grande: la sfida di Onorati

Calcio, il Cobra morde ancora e sogna in grande: la sfida di Onorati
di Tiziano Pompili
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Mercoledì 11 Gennaio 2023, 16:04

Il Cobra morde ancora, ma stavolta allo Zena non è bastato. La squadra che gioca a Montecelio (la prima di Roma ispirata al Genoa di cui ricalca anche i colori) è seconda nel girone C di Promozione anche grazie ai gol (cinque nelle ultime sei partite) di Leonardo Onorati, attaccante classe 1997 nativo di Tivoli che ha una bella storia alle spalle. Innanzitutto il nomignolo, nato ai tempi della Vigor Perconti con cui vinse due titoli italiani Juniores: «Mi affibbiarono questo soprannome perché rispecchiava le mie caratteristiche tecniche e anche la mia storia: quel serpente, infatti, è simbolo di rinascita e trasformazione».

Onorati ha cominciato tardi a giocare a calcio: «Da piccolo ho praticato il taekwondo per quattro anni, una disciplina che comunque mi è tornata utile per l'agilità e l'elasticità muscolare. Poi ho mosso i primi passi calcistici a 13 anni a Villanova e a 17 ho tentato un'esperienza ad Arezzo con la Berretti. Ma lontano dalla famiglia mi sentivo un po' perso e qualche mese dopo sono tornato a Roma: con la Vigor Perconti ho vinto due titoli italiani Juniores, uno con mister Bellinati e uno con mister Persia che è stato l'allenatore più importante della mia carriera, tanto che l'anno dopo mi fece giocare in Eccellenza a Pomezia. Anche l'esperienza con l'Audace Savoia è stata importante perché mi ha permesso di conoscere una persona speciale come il presidente Massimiliano Monnanni ed entrare nel progetto Talenti e Tenacia dell'Asilo Savoia, di cui tuttora faccio parte.

Nelle ultime stagioni ho giocato a Villalba e qualche mese col Potenza Picena, nella Promozione delle Marche, ma è stata un'esperienza travagliata e così sono tornato nel Lazio per giocare col Valle Martella. Dopo due anni di pausa nel periodo Covid in cui ho dato più importanza allo studio e al lavoro, sono tornato a giocare a calcio con lo Zena dove ho legato tantissimo con mister Diego Porcari: il nostro obiettivo iniziale era quello di arrivare il più in alto possibile e non fare un campionato anonimo: ora siamo secondi a cinque lunghezze dalla vetta e crediamo alla possibilità di vincere». Domenica la corsa del suo Zena ha subito una brusca frenata: «Abbiamo perso lo scontro diretto col Parioli dopo cinque vittorie consecutive e ora siamo un po' più distanti dalla vetta, ma certamente non molliamo. C'è amarezza, ma vogliamo ripartire con determinazione già dalla prossima sfida». Nel corso del match, dopo aver firmato il suo quinto gol, Onorati è stato suo malgrado coinvolto in un brutto episodio: «Un avversario, dopo un contrasto in cui ero finito a terra, mi ha sferrato un calcio sul petto che poi mi ha toccato pure il volto. Queste sono le cose brutte del nostro sport che purtroppo non sono rare nemmeno tra i professionisti. L'arbitro non ha ben valutato l'episodio tanto da comminare solo un'ammonizione al mio avversario». Da domenica si riparte: il Cobra è pronto a mordere di nuovo.

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