Il Cobra morde ancora, ma stavolta allo Zena non è bastato. La squadra che gioca a Montecelio (la prima di Roma ispirata al Genoa di cui ricalca anche i colori) è seconda nel girone C di Promozione anche grazie ai gol (cinque nelle ultime sei partite) di Leonardo Onorati, attaccante classe 1997 nativo di Tivoli che ha una bella storia alle spalle. Innanzitutto il nomignolo, nato ai tempi della Vigor Perconti con cui vinse due titoli italiani Juniores: «Mi affibbiarono questo soprannome perché rispecchiava le mie caratteristiche tecniche e anche la mia storia: quel serpente, infatti, è simbolo di rinascita e trasformazione».
Onorati ha cominciato tardi a giocare a calcio: «Da piccolo ho praticato il taekwondo per quattro anni, una disciplina che comunque mi è tornata utile per l'agilità e l'elasticità muscolare. Poi ho mosso i primi passi calcistici a 13 anni a Villanova e a 17 ho tentato un'esperienza ad Arezzo con la Berretti. Ma lontano dalla famiglia mi sentivo un po' perso e qualche mese dopo sono tornato a Roma: con la Vigor Perconti ho vinto due titoli italiani Juniores, uno con mister Bellinati e uno con mister Persia che è stato l'allenatore più importante della mia carriera, tanto che l'anno dopo mi fece giocare in Eccellenza a Pomezia. Anche l'esperienza con l'Audace Savoia è stata importante perché mi ha permesso di conoscere una persona speciale come il presidente Massimiliano Monnanni ed entrare nel progetto Talenti e Tenacia dell'Asilo Savoia, di cui tuttora faccio parte.