Ladispoli strega Verdone: «Voglio girare un film qui»

Carlo Verdone sul bus Cotral prima di scendere al centro di Ladispoli
di Emanuele Rossi
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Sabato 5 Settembre 2020, 13:27 - Ultimo aggiornamento: 13:28
«Che dire? Io a questo punto vi ho sposato». È sceso veramente dal pullman a Ladispoli dopo la bellezza di 40 anni. Un viaggio immaginario, «la prosecuzione del film», ha detto emozionatissimo un Carlo Verdone in forma e pronto a filmare anche con il suo telefonino la folla che lo stava aspettando con trepidazione.
Piazza Rossellini, Ladispoli. Quell'imbranato di Leo di Un sacco bello (commedia del 1980) stavolta è riuscito a prendere la corriera. Nessun impedimento, come quando Marisol, turista spagnola combina-guai, ostacolò in tutti i modi il suo viaggio verso Ladispoli, dove ad attenderlo c'era la madre in un'estate caldissima. Proprio quella Ladispoli nominata tantissime volte nel film: «Aho sapete che ve dico? Io me ne vado che me parte pure er purman pe' Ladispoli». e poi ancora: «Aho sapete che ve dico? Io me ne vado che me parte pure er purman pe' Ladispoli». Il Cotral ha messo a disposizione un bus d'epoca per l'evento. Verdone lo ha raggiunto nella zona residenziale Il Faro, ci è salito e ha percorso la città fino in centro urbano non eludendo il traffico. Tra una chiacchierata con alcuni giornalisti e un saluto al pubblico in delirio per strada, alla fine è arrivato al capolinea. «Dovevo omaggiare questa città che ho nominato tantissime volte nel film dice Carlo Verdone . A Ladispoli abbiamo fatto pubblicità pur non avendola inquadrata. Perciò per ricambiare ho voluto immaginare un arrivo come proseguimento del film di Leo invecchiato, senza maglia rossa e senza bottiglia di olio». E Marisol? «Tempo fa tramite un mio assistente a Marbella ci siamo fatti una videochiamata prosegue l'attore romano l'ho trovata davvero bene, affascinante e positiva».
Ad attenderlo centinaia e centinaia di persone, la ruota panoramica con la proiezione di alcune scene di Un sacco bello, il sindaco, Alessandro Grando e le promotrici dell'iniziativa Alessandra Fattoruso e Silvana Iaboni, rispettivamente presidente dell'associazione Tamà e sorella del produttore cinematografico Massimo. Verdone è rimasto molto colpito dalla targa allestita in suo onore. Questo è il luogo immaginario dove Leo scende dalla corriera Roma-Ladispoli è la scritta riportata. Infine la promessa prima di una cena a Villa dei Desideri con un centinaio di persone: «Magari prenderò casa a Ladispoli e se trovo un soggetto giusto, girerò un film qui. Ricordo, avevo 14 o 15 anni, venni al mare perché mi piaceva la sabbia nera».
 
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