World Bee Day, una giornata per il sostegno delle api

World Bee Day, una giornata per il sostegno delle api
di Alessandra Iannello
7 Minuti di Lettura
Sabato 20 Maggio 2023, 12:02

È un animaletto piccolissimo ma ha sulle sue spalle la responsabilità della vita sulla Terra. Infatti, secondo uno studio dell’Assessment Report on Pollinators, Pollination and Food Production, l’87,5% delle piante spontanee a livello globale (circa 308mila specie) e circa il 40% della produzione agricola mondiale dipende, almeno in parte, dalle api

Il 20 maggio si celebra in tutto il mondo la giornata dedicata alle api. Per sensibilizzare il grande pubblico riguardo il pericolo di estinzione di questo importantissimo insetto, l’Apicoltura Piana, azienda nata nel 1903 a Castel San Pietro Terme nel bolognese, ha pubblicato un decalogo contenente le regole per proteggerle. Il vademecum suggerisce di salvaguardare dell’habitat delle api, di ridurre l’uso dei pesticidi e della chimica in agricoltura ma, soprattutto, di dare ognuno il proprio contributo, seppur piccolo, al contrasto del cambiamento climatico.

Le città a misura d’ape
Forse non tutti sanno che il Paese che ha presentato la proposta per l’istituzione del “World Bee Day” è stata la Slovenia. La data del 20 maggio non è stata scelta a caso, ma è la ricorrenza della nascita dello studioso sloveno Anton Janša, il primo insegnante di apicoltura alla Corte di Vienna, nel 18esimo secolo ai tempi dell’imperatrice Maria Teresa d’Asburgo. L’amore del popolo sloveno per le api è arrivato immutato fino ai giorni nostri; infatti, oggi 4 cittadini ogni 1000 sono apicoltori. L’impegno per la salvaguardia delle api è molto forte anche nei centri cittadini. Lungo il Čebelja pot, il Sentiero delle Api che attraversa Lubiana, per esempio, ci sono oltre 5 mila arnie attive dalle quali si ricava più un terzo del miele sloveno (nel 2022 sono state superate le 2400 tonnellate di produzione totale). Anche i tetti delle pensiline dei pullman della capitale sono verdi perché, come un giardino pensile, accolgono la coltivazione di fiori melliferi. L’attenzione alle api si ritrova anche nei palazzi privati finanche nelle banche e negli hotel. Un esempio è visitabile, sul rooftop del B&B Hotel Ljubljana Park, a pochi passi dal centro storico e che fa parte del Sentiero delle Api, dove trovano posto quattro colorati alveari che producono miele bio.
Vienna con i suoi parchi, le aiuole fiorite e le piante in fiore offre un habitat perfetto per le api. Non stupisce dunque che in città prosperino oltre 6mila colonie di api curate da 700 apicoltori urbani. Thomas Zelenka, in particolare, ha piazzato le sue arnie sul tetto del Kunsthistorisches Museum, nel parco del Municipio, sul tetto dell’Università e della Kunst Haus, la cui facciata inverdita e la corte interna piantumata offrono condizioni ideali per gli insetti. Altre arnie si trovano sul tetto dell’Opera di Stato di Vienna, della Secessione, del Municipio e della Münze Österreich, la zecca austriaca, dove si produce il Flüssiges Gold (Miele d’Oro).

Le api sono di casa anche in alcuni hotel viennesi nelle arnie sui tetti dell’Hotel InterContinental, dell’Hotel Daniel e del 25hours Hotel Wien. Inoltre, nell’Orto botanico dell’Università di Vienna nel 3° distretto sono state documentate 130 specie di api selvatiche mentre nello shop online del Museo delle Pompe funebri si trova lo squisito miele raccolto dalle api del giardino naturale del Cimitero Centrale.

Al via il progetto CittaslowBee
“Mentre tutti parliamo di grandi temi a livello globale – spiega il presidente di Cittaslow, Mauro Migliorini – come sindaci e cittadini delle Cittaslow abbiamo voluto dare un contributo concreto, impegnandoci nella difesa delle api”. In questa direzione va il progetto CittaslowBee, che gode del patrocinio del Ministero della Transizione Ecologica e del sostegno delle Città del Miele. Il progetto coinvolge le 88 città della rete italiana di Cittaslow e il network internazionale, 300 città in tutto il mondo, con azioni concrete rivolte alle amministrazioni e ai cittadini. In particolare, l’idea di Parrano, piccolo comune in provincia di Terni, membro di Cittaslow, è davvero originale: un apiario di comunità. Si tratta di una decina di arnie che permettono agli abitanti del borgo di conoscere e osservare liberamente le api nel loro habitat, sotto la guida di un apicoltore esperto. Parte invece dalla Cittaslow di Usseglio, che dal 2021 fa parte della rete dei Comuni Amici delle Api, l’autostrada delle api e il sentiero degli impollinatori. Il corridoio che unisce Usseglio a Stupinigi vede, ogni 250 metri, su tetti, balconi, aiuole, parchi e giardini, le stazioni di polline, cioè vasi di fiori e piante mellifere, produttrici di nettare o altre sostanze care alle api.
Ad Acquapendente, nella Riserva Naturale Monte Rufeno della Regione Lazio, da qualche anno è partito un progetto per tutelare e migliorare in modo naturale il numero delle api, riesumando antichi sistemi di allevamento alare e di metodi di apicoltura. Si tratta di “case per api naturali”, del tipo “kenia top bar”, ospitate dalla cooperativa L'Ape Regina dove le api sono libere di creare i favi su delle barre di legno, senza nessun tipo di condizionamento umano volto alla produzione del miele. Si trova invece a Castel San Pietro Terme, in provincia di Bologna, l’Osservatorio Nazionale Miele mentre a Città della Pieve, Perugia, c’è il primo orto di comunità a tutela della biodiversità.

Dal dolce al vino è inno alle api
Non c’è modo migliore per celebrare le piccole api operose che gustare un po' del loro nettare. Chef Filippo Sinisgalli del ristorante Zur Kaiserkron di Bolzano ha affidando alla sua giovane pasticcera Alice Vialetto il compito di creare un dessert a tema. Nasce così “Ape Maia” dove il nido di cremoso al miele con frutto della passione, mango e miele si accosta alla margherita formata da un cestino di frolla con bottone di cioccolato bianco ripieno di ananas e petali di cioccolato bianco mentre il piccolo favo è composto da due gusci di meringa brunita ripieni di dadolatina di mango. Per rinfrescare una quenelle di sorbetto ananas e mango con caramello salato.
Gusto 17, il concept di gelato artigianale gourmet, aggiunge alla sua linea di "gelato creato dalle api" una barretta ripiena di gelato alla Nocciola Piemonte IGP con un cuore morbido di miele di acacia e una croccante copertura di cioccolato al latte e nocciole, dove lo zucchero raffinato è completamente sostituito dal miele di acacia di Giorgio Poeta. Il “gelato creato dalle api” è privo di zuccheri raffinati perché sostituiti dal pregiato miele d’acacia per un prodotto meno calorico, con un alto contenuto vitaminico e minerale. Inoltre, il miele millefiori, utilizzato per la produzione di un gusto sempre presente negli store di Gusto 17, proviene dalle arnie che l’azienda gelatiera ha adottato dal pluripremiato apicoltore marchigiano Giorgio Poeta, tra i pochi a produrre miele biologico di alta qualità.
Antos, leader nel mondo della cosmetica naturale, ha invece diversificato la sua offerta con la linea Alveare Antos. Il catalogo comprende: miele con nocciole Piemonte Igp, miele raccolto da diverse tipologie di fiori, crema di nocciole e miele; melata di bosco, polline, caramelle al miele e al miele e propoli, tre integratori alla propoli e un prodotto per la casa: la cera per mobili.
Da tre generazioni la famiglia Pacienza si occupa di apicoltura ad Altomonte, in provincia di Cosenza, nel Parco Nazionale del Pollino con la tecnica di apicoltura nomade. Da una tradizione antichissima risalente all’epoca greco-romana quando il vino veniva addolcito col miele, nasce Elysium un vino rosso (da uve Calabrese, Magliocco e Castiglione) con marcati sentori di cannella dal sapore forte e speziato grazie alle note del miele di castagno. Più delicato, Elixir, è un vino 100% Malvasia bianca con miele di acacia dalla texture delicata e dai sentori floreali e freschi.
Infine, sarà visitabile fino al 21 maggio presso Al Naviglio di Milano, l’installazione “Flora Adora Exhibition”, il giardino onirico di Matteo Cibic, che ha come protagoniste falene, farfalle, api, mosche, coleotteri, vespe, piante e fiori. Per l’occasione la barlady Solomiya ha creato due signature cocktail a base di Hendrick's Flora Adora: la nuova limited edition di gin ispirato ai fiori scelti dalle api per impollinare.

© RIPRODUZIONE RISERVATA