"Smarrito chihuaha femmina in località Orbeillaz (Valle d'Aosta) strada per il Colle Tzecore. È di colore fulvo, ha una pettorina rossa. Microchippata, ha problemi di insufficienza renale". Questo, in sintesi, il drammatico appello che Patrizia Zanone e Davide avevano lanciato il 2 agosto scorso, dopo la scomparsa della loro adorata Phiby. Un appello al quale avevano risposto in molti, compresi gli uomini della forestale che, allertati, avevano iniziato le ricerche. Tutto era cominciato quando alla coppia, residente nel Vercellese, una volta giunta nella località valdostana per una breve vacanza, nel momento di scaricare i bagagli, era scivolato il trasportino con i due adorati chihuaha.
Belluno, trovato morto lo stambecco che aveva ingoiato una scatoletta di tonno
A causa dell'impatto con il terreno, la gabbietta si era aperta lasciando libere Margot e Phiby che, probabilmente spaventate dall'urto, erano fuggite verso il bosco.
Nel frattempo, la segnalazione di una cagnolina che somiglia a Phiby, è stata vista nei giardini pubblici di Champoluc. È insieme ad una coppia e una bambina e sembra spaventata. La segnalazione, però, cadrà nel vuoto. Nella zona, intanto, sono stati distribuiti volantini con la foto della piccola. E sarà proprio grazie a questi che, alla fine, si arriverà alla macabra scoperta. A Patrizia, infatti, arriva una telefonata. Dall'altro capo del telefono, un ragazzo. "Ero nel bosco con il mio cane e ho trovato un cagnolino morto legato ad un ramo". Patrizia è atterrita. La coppia si mette in viaggio e quello che Patrizia e Davide trovano gli spezza il cuore. Legata ad un ramo, morta, c'è proprio la loro amata Phiby. Ha ancora la sua pettorina rossa. Sconvolti, i due avvisano i carabinieri. "Chi può aver commesso un atto cosi tremendo?". La piccola, infatti, seppur smagrita, è pulita. Le zampine e le unghie non somigliano a quelle che potrebbe avere un animale disperso nel bosco da giorni. Quindi, chi l'ha uccisa lasciandola al suo destino, forse l'aveva rapita? Queste le domande principali che continuano a ferire il cuore di Patrizia e Davide che, ora, chiedono giustizia.
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