La piccola avventura è avvenuta la sera di sabato 29 giugno a Clinton, una cittadina a nord di Salt Lake City, nello Utah. I quattro amici erano seduti su sedie a sdraio, sotto gli alberi, a godersi il fresco della sera, «quando - hanno raccontato - abbiamo ricevuto un visitatore caduto dalle fronde». Per un attimo gli amici hanno pensato di cercare di salvare il cardellino loro stessi, ma hanno capito di non avere l’esperienza necessaria, quindi hanno chiamato il Wildlife Rehabilitation Center of Northern Utah, dove hanno risposto: «Certo, portatecelo e lo possiamo salvare».
A quel punto è intervenuto il buon senso: nessuno dei quattro era abbastanza sobrio da mettersi alla guida. E il centro era a venti chilometri di distanza. E quindi la chiamata alla Uber. Quando l’autista, Christy Guynn, si è accostata alla casa e ha visto il gruppetto di uomini ha avuto un momento di esitazione, sapendo di dover dire loro che era vietato portare alcolici nell’auto. Ma quando le hanno spiegato la situazione, ha risposto: «Certo, voi pagate la corsa, quindi non ho problemi».
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L’autista ha confessato di aver trovato «molto rilassante» avere come passeggero un animaletto così piccolo, che per tutto il tempo ha pigolato: «E' stato il mio primo passeggero che non parlava ma pigolava» ha riso. La signora ha detto alle tv locali che il gesto dei quattro uomini è stato molto ammirevole, e ha aggiunto: «Chissà quanti avrebbero invece buttato quell’uccellino nella spazzatura».
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