Strage di uccelli: «Trovati a terra sanguinanti dagli occhi e dal becco»

Strage di uccelli: «Trovati a terra sanguinanti dagli occhi e dal becco»
di Simone Corbetta
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Sabato 13 Luglio 2019, 20:54 - Ultimo aggiornamento: 20:56

Più di cinquanta uccelli sono morti dopo essere stati trovati a terra sanguinanti dagli occhi e dal becco. I veterinari sospettano si tratti di avvelenamento. Una squadra del Bird Rescue di Casper ha scoperto gli uccelli, delle corella, a One Tree Hill, nei pressi di Adelaide. La fondatrice, Sarah King, ha detto che uno dei suoi collaboratori ha scoperto gli uccelli mercoledi scorso: «Quando arrivò li era davvero angosciato e disse che c’era molto più di quanto potesse riuscire a gestire. Stavano letteralmente cadendo dagli alberi di fronte a lui e dal cielo. Soltanto due o tre erano morti, il resto era agonizzante a terra». Continua poi King: «Non potevano più volare, sanguinavano dalla bocca. Si stava assistendo ad un film dell’orrore». Da allora i soccorritori hanno trovato sessanta uccelli, di cui cinquantotto morti.

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Una determinata specie di corella è considerata un parassita nel South Australia. La piccola corella non è una specie protetta dal governo ed a marzo un consiglio locale propose l’abbattimento.

King ha riferito che la maggioranza degli uccelli uccisi erano di una specie diversa, la corella a becco lungo, che è, invece, una specie protetta. Ha inoltre detto che il tipo di veleno usato provoca “una morte lenta ed orribile” che richiede settimane per uccidere. Si è trattato di crudeltà non giustificata: “Non è una morte istantanea. Provoca sofferenza. Ci vogliono settimane per morire. Inizia con sanguinamenti interni, e procede molto lentamente”.



Come se non bastasse, «gli uccelli colpiti sono la maggior parte di una specie protetta, la corella a becco lungo. Dei sessanta che abbiamo trovato, solo tre erano appartenenti ad una specie non protetta. Questo non è il modo giusto di affrontare qualsiasi questione. E’ anche contro la legge», ha aggiunto King. I veterinari stanno preparando un rapporto tossicologico, ma i risultati non sono ancora pronti. «Crediamo che sia stato un attacco mirato, questa è solo una speculazione. Non sappiamo ancora quale sia il veleno», riferisce ancora Sarah King che poi continua: «Ci sono metodi non letali per il controllo della corella, come l’uso di torce luminose, barriere visive, e utilizzo di sistemi che producano rumore».

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