Squali cannibali e squali zombie: in un video la dimostrazione di due aspetti della vita del re dei predatori del mare. Gli squali attaccano anche i loro simili e inoltre sono dannatamente resistenti, al punto da continuare a cacciare anche se sbranati a metà. Le riprese arrivano della costa spagnola dal team di studiosi capitanato da Mario Lebrato: protagonisti un Oceanic Blacktip, la vittima, squalo di medie dimensioni ancora abbastanza comune nei mari di mezzo mondo, e quella che è stata definita una "gang" di squali cannibali tra i quali il pericoloso Bull Shark, meglio conosciuto come Squalo Toro o Squalo Zambezi.
Tutto era iniziato quando, durante le operazioni di studio e ricerca, il Blacktip era stato rimesso in acqua.
Un esperimento finito malissimo: sono arrivati numerosi squali che hanno attaccato il Blacktip che a ogni morso dei rivali perdeva ampie parti del corpo. Le acque si sono presto colorate di rosso. Fa impressione vedere quel resta dello squalo fare finta di nulla e continuare a sua volta cercare prede: il blacktip è talmente malmesso da essere stato ribattezzato squalo zombie. In realtà è nota la resistenza di questi animali ai vertici della catena alimentare. Già in passato sono stati ripresi squali sopravvissuti a lungo in condizioni apparentemente impossibili da sopportare. Noto anche il cannibalismo fra squali, anche se non comune, almeno fino a quando abbondano altre prede.
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