Squalene, quando lo squalo ti fa bella. Cosmetici e improbabili pillole anti-cancro in vendita sul web

Le pillole di squalene, derivanti dall'olio di fegato degli squali, sono vendute anche nei Paesi occidentali, Italia compresa. (immagini tratte da siti commerciali quali Zodiac Pharma e italian alibaba.com)
di Remo Sabatini
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Mercoledì 19 Dicembre 2018, 12:08
E' il preziosissimo e principale ingrediente di cosmetici e medicamenti vari che promettono bellezza e improbabili miracoli contro le articolazioni umane, arruginite.
E' lo Squalene. Come suggerisce il nome, questo miracolo della medicina, proviene direttamente dal mare, frutto della complessa lavorazione del fegato degli squali, notoriamente grande e ricco di olio.
Venduto praticamente ovunque, bastano pochi clik per assicurarsene una notevole scorta, lo squalene, come indicano alcune delle spiegazioni allegate al prodotto, "è stato utilizzato in prodotti farmaceutici e cosmetici grazie all'alto grado lubrificante che si protrae per un lungo lasso di tempo. Potente antiossidante, aiuta a mantenere la pelle morbida e sana. E' un incredibile potenziatore immunitario che aiuta il corpo a proteggersi da batteri, virus e infezioni. E' inoltre capace, prosegue l'elogio dei venditori, di restaurare e proteggere la pelle e può avere proprietà anti-cancerogene. Aiuta la digestione".

Già, la digestione. Dopo tutte quelle sensazionali proprietà, non ultima quella anti-cancro(!), quello della digestione dovrebbe essere l'ultimo dei problemi ma, vista l'incredibile richiesta di prodotto, il fatto di rivolgersi anche a chi ha un piatto di spaghetti di troppo sullo stomaco, forse non è stata un'idea così insensata, visto che poche goccie di prodotto, si vendono a peso d'oro.
Nel frattempo, manco a dirlo, a farne le spese sono i poveri squali. Sì, perchè non bastava che fossero pescati per via delle pinne (shark finning) e della zuppa, orientale, occidentale o italiana che sia. Non bastava nemmeno che finissero regolarmente nelle reti dei pescherecci e, poi, nei supermercati e pescherie di mezzo mondo (Italia compresa) già pronti a finire in padella o alla brace. Non bastavano nemmeno gli eroi in cerca di trofei (denti e mascelle) da mostrare alla bella o al fotografo di turno. No, non bastava nemmeno quello.
Forse è inutile anche informare tutti quei siti di vendita on line, farmacie comprese, che la maggior parte delle proprietà dello Squalene, tranne quella strafalsa delle miracolose virtù anti-cancro ovviamente, le si trova nell'olio extra vergine di oliva, senza bisogno di continuare a scannare gli squali.
Quello del commercio dello squalene e della sua trasformazione, è storia antica e infarcita di leggende e sono molti i brand dedicati alla cosmetica ed alla medicina che hanno rinunciato all'olio di fegato degli squali, sostituendolo con prodotti vegetali.
Drammaticamente reali, tuttavia, i numeri di una strage che sembra non avere fine e che si traduce in oltre 90 milioni di squali uccisi ogni anno. Diecimilatrecento esemplari ogni ora. Numeri incredibili che la Natura non può sostenere. Numeri che dovrebbero far riflettere chi, ancora oggi, continua a produrre, pubblicizzare e vendere lo specchietto all'indigeno di turno. Possibilmente prima che gli oceani siano popolati soltanto dalla plastica.
 
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