«Caccia grossa gratis per i bambini». La trovata di un safari fa infuriare gli animalisti

Un bambino posa con le prede appena uccise (immagini pubbl da Rosedale Safaris su Instagram)
di Remo Sabatini
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 4 Marzo 2020, 09:46 - Ultimo aggiornamento: 09:47

Se la pubblicità è l'anima del commercio, la singolare quanto discutibile iniziativa adottata da una organizzazione di safari dedita alla caccia grossa, ne è l'esempio più macabro e lampante. Sì perchè, per incentivare le famiglie, al Rosedale Safaris, l'azienda sudafricana specializzata in caccia grossa e tassidermia che ha diffuso le immagini che pubblichiamo, si è pensato di regalare l'ingresso, con fucile annesso, ai bambini. Così, come si fosse all'ingresso di uno di quei mega parchi gioco dove, per entrare gratis, il bambino non deve misurare oltre il metro di altezza, lì si è andati ben oltre e quel metro appiccicato al muro, non serve più.

Drago di Komodo esce dal mare con la testa nel guscio di una tartaruga

Con soltanto un documento di identità, il gioco è fatto. E allora, basta la supervisione di un genitore e l'esperienza del ranger di turno per imbracciare un fucile di precisione, appostarsi e fare fuoco ad una delle quaranta specie animali che aspettano di essere impallinate. Fatto questo, arriva la parte più complicata: quella delle foto di rito. Mettere in posa un animale morto che più morto non si può, non è affatto impresa facile. Soprattutto se quell'animale, sia esso una zebra, un antilope o addirittura un bufalo, pesa diversi quintali. A quel punto, la professionalità dell'organizzazione, entra di nuovo in scena. Lo fa così bene che quella carcassa ancora calda, sistemata a fianco al bambino, sembra sorridere. Già, tutto finisce con una bella risata. Quella del povero bambino che imbraccia ancora il fucile e quella degli orgogliosi genitori che non stanno più nella pelle. Proprio come quell'animale ucciso al quale, tra poco, oltre alla vita toglieranno anche quella.

Vacanze a ufo: a caccia di alieni in giro per il mondo

© RIPRODUZIONE RISERVATA