Rinoceronte nero morto di fame e stenti allo zoo francese, la triste storia di Jacob

Rinoceronte nero morto di fame e stenti allo zoo francese, la triste storia di Jacob (immagine pubb dalla Ong ReWild su Facebook)
di Remo Sabatini
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 12 Febbraio 2020, 16:08

Quella di Jacob, lo splendido rinoceronte di 28 anni, morto di fame e stenti allo zoo francese di Pont-Scorff, località di poco più di 3.000 abitanti della Bretagna, è una storia triste divenuta nota 12 anni fa e finita nel peggiore dei modi. Acquistato con le migliori intenzioni, grazie ad una raccolta fondi internazionale, dalla ong Rewild, l'organizzazione non governativa che si occupa di fauna selvatica, lo zoo che ospitava Jacob era stato acquisito con la speranza di salvare le centinaia di animali che ospitava.

Coronavirus, caccia all'animale "untore": così è avvenuto il salto di specie

Il suo cane è troppo agitato e nervoso, il padrone lo uccide a coltellate: 38enne denunciato



Così, tra leoni, giraffe e lupi, l'ingresso di Jacob era stato salutato come un segno di speranza per la specie che rappresentava e per la struttura stessa che necessitava di aiuto. Poi, come un fulmine a ciel sereno, la notizia che non ti aspetti. Jacob, il rinoceronte nero, è morto. Diffusa il 31 dicembre scorso, la notizia della morte improvvisa del rinoceronte, aveva fatto scalpore lasciando allibiti tutti, ong e i numerosi fan del gigante buono che non riuscivano a dare una spiegazione dell'accaduto. Almeno fino ad oggi. Sì, perchè dopo la richiesta di effettuare l'autopsia, richiesta dalla ong, la sconcertante verità sulla morte di Jacob è arrivata. Comunicati dalla stessa Rewild, gli esiti delle analisi hanno scatenato reazioni che vanno dalla indignazione alla incredulità.

Jacob, sarebbe morto di fame e di stenti. Spossato, non avrebbe retto alle pessime condizioni fisiche che lo avrebbero spento come una candela. E allora, eccoli quei risultati che stanno facendo tanto discutere e che hanno rinfocolato le polemiche legate alla detenzione di talune specie negli zoo. Il rinoceronte, viene spiegato dai veterinari nel comunicato di Rewild, "presentava gravi lesioni orali quali gengivite e tartaro. Le punte dentali, poi, erano così affilate da aver perforato le guance. Elementi, questi, che avevano impedito all'animale di nutrirsi correttamente".

Inoltre, prosegue il comunicato degli esami post mortem, Jacob presentava un profondo indebolimento dell'organismo e perdita di peso con problemi di atrofia muscolare e affaticamento e la pressochè totale assenza di riserva di grasso". Elementi, questi ultimi, che sommati alla difficoltà nel nutrirsi, avevano significato la lenta fine del povero animale nel pieno della maturità e che hanno portato la ong stessa a dichiarare che "Jacob è morto di fame e di stanchezza". Triste fine per un animale così imponente e suggestivo da far parte dei "big five" africani, la nota cinquina composta dagli animali più rappresentativi del continente africano che comprende l'elefante, il leone, il bufalo, il leopardo e, per l'appunto, il rinoceronte.
 

 
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA