Condannato a 11 anni il killer di Rafiki, il "re" dei gorilla: «Giustizia è fatta»

Uganda, condannato a 11 anni il killer di Rafiki, il "re" dei gorilla: «Giustizia è fatta»
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Giovedì 30 Luglio 2020, 14:28

Giustizia per Rafiki. Felix Byamukama il bracconiere che nel giugno scorso aveva brutalmente ucciso uno dei più noti gorilla di montagna dell'Uganda, conosciuto da tutti come Rafiki, "amico" in lingua swahili. Il primate aveva 25 anni ed era il leader di un gruppo di 17 membri. La sua scomparsa aveva suscitato le proteste del mondo animalista, non solo perché i gorilla sono tra le specie a rischio estinzione, ma anche per le modalità particolarmente cruente con cui era stato cacciato: secondo l'Uganda wildlife authorithy (Uwa) Rafiki era stato ferito con un «oggetto acuminato conficcato nella parte superiore sinistra dell'addome fino a raggiungere gli organi interni».

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Il bracconiere si è dichiarato colpevole di ingresso illegale in un'area protetta e omicidio di un gorilla. Byamukama aveva precedentemente affermato di essere entrato con altri tre uomini nel Parco nazionale impenetrabile di Bwindi con l'intenzione di cacciare animali più piccoli e che Rafiki lo aveva attaccato, quindi di averlo ucciso per autodifesa. La polizia a giugno aveva arrestato tutto il gruppo di cacciatori di frodo. Secondo una legge sulla protezione della fauna selvatica approvata lo scorso anno, rischiavano tutti l'ergastolo o una multa di 5,4 milioni di dollari. Ora è arrivata la sentenza soltanto per Byamukama.

 


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L'Uwa ha affermato che «Rafiki ha avuto giustizia».  Rafiki è scomparso il primo giugno e il suo cadavere è stato scoperto il giorno seguente da un gruppo di ricerca. Una squadra di Uwa ha rintracciato Byamukama in un villaggio vicino, trovando l'uomo con attrezzatura da caccia. Gli altri tre hanno negato le accuse e sono stati rimandati in carcere, in attesa di processo. Byamukama sconterà diverse condanne, che hanno portato a 11 gli anni di carcere. Si tratta di una pena molto più benevola di quella all'ergastolo che rischiava di avere. Un portavoce della UwA ha detto alla Bbc che questo non si è verificato perché Byamukama non è stato processato da un tribunale speciale per la fauna selvatica. 
 
 

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