Pesce lumaca, il più in profondità mai visto (a 8mila metri sotto il livello del mare). Il record in Giappone

Il responsabile della spedizione: «Abbiamo speso oltre 15 anni per trovarli»

I pesci lumaca scoperti negli abissi dai ricercatori (immag diffuse da The University of Western Australia)
di Remo Sabatini
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Martedì 4 Aprile 2023, 13:22 - Ultimo aggiornamento: 9 Aprile, 11:53

Quando sono apparsi, nel buoi pesto delle profondità dell'oceano, avevano stentato a crederci. Placidi, nuotavano lentamente attorno alle esche. D'altro canto, ad oltre 8mila metri di profondità, la vita di quel mondo parallelo scorre piano, quasi al rallentatore. E probabilmente è stato proprio grazie alla lentezza di quel mondo ancestrale che le telecamere degli studiosi di un team internazionale sono riusciti a scovarli frantumando in un attimo, qualsiasi record precedentemente conosciuto. Quella che è già stata definita un'impresa, è riuscita ad un team di ricercatori della University of Western Australia capitanato dal Professor Alan Jamieson, in collaborazione con alcuni studiosi giapponesi. Teatro della spedizione, le acque profonde dell'Oceano Pacifico del sud del Giappone dove, grazie alla imbarcazione di Ricerca DSSV Pressure Drop, era l'estate scorsa, sono state posizionate speciali telecamere.

Le ricerche e l'attesa lunga 15 anni

Da lì, dopo un'attesa durata 15 anni, questo il lunghissimo periodo indicato dall'inizio dello studio, indicato dallo stesso Jamieson, tempo 2 mesi e sarebbe accaduto tutto. «Le aree prese in esame, ha spiegato il direttore della spedizione, sono stare due: la Izi-Ogasawara e la Ryukyu trenches, fosse oceaniche rispettivamente a 8.000/9.300 metri e 7.300». E sarebbe stato proprio nella Izu-Ogasawara che si sarebbe verificato il primo avvistamento. Alcuni esemplari di snailfish, meglio noti con il nome di pesci lumaca, erano finiti di fronte agli obiettivi.

La scoperta, già di per sé epocale, l'avvistamento era stato registrato a 8.336 metri di profondità, era anche un record mondiale. Ma non sarebbe finita  qui. Sì perché soltanto pochi giorni dopo, ad una profondità di 8.022 metri, il team sarebbe stato in grado di catturare un paio di esemplari così da poterli studiare attentamente. Da lì l'immensa  soddisfazione generale che sta significando anche nuove consapevolezze. «Le fosse giapponesi, ha commentato Jamieson, sono luoghi incredibili e ricchi di vita. Anche nelle profondità». Il pesce lumaca protagonista della scoperta, Pseudoliparis belyaevi, come documentato dalle incredibili immagini diffuse dall'Università del Western Australia, è un pesce dalle sembianze del tutto particolari. Da adulto può raggiungere al massimo i 50 centimetri di lunghezza. 

 

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