Pablo Escobar, sterilizzati gli ippopotami dell'ex re della cocaina. Le autorità colombiane: pericolo per flora e fauna

Pablo Escobar, sterilizzati gli ippopotami dell'ex re della cocaina. Le autorità colombiane: pericolo per flora e fauna
2 Minuti di Lettura
Sabato 16 Ottobre 2021, 13:16 - Ultimo aggiornamento: 16:57

La Colombia pone un argine al problema degli ippopotami dell'ex re del narcotraffico Pablo Escobar, ucciso nel 1993 a Medellin, considerati da molti esperti una grave minaccia per la biodiversità. Avviata una campagna di sterilizzazione su vasta scala per gli animali che il boss del narcotraffico aveva importato illegalmente nel Paese, negli anni Ottanta.

Da due esemplari a oltre 80

Inizialmente si trattava solo di una coppia di pachidermi, voluti da Escobar per il suo zoo privato allestito nella sua vasta tenuta-fortezza, la Hacienda Nà poles, a Doradal, nel dipartimento di Antioquia. Dopo la morte del re mondiale della cocaina, gli animali si sono riprodotti in questi anni fino a raggiungere una popolazione di oltre 80 esemplari, troppi secondo le autorità, visto il loro devastante impatto sulla flora e la fauna locale. Fino ad oggi, come riporta la Bbc, ne sono stati sterilizzati 24.

Il timore: 1.500 entro il 2035, da qui la sterilizzazione

Gli ippopotami vivono allo stato selvatico nei circa 3.000 ettari dell'Hacienda Nà poles, che nel frattempo è stata trasformata in un parco a tema. Gli scienziati ritengono che questi animali possano distruggere l'ecosistema locale allontanando le specie autoctone già in via di estinzione, come il lamantino, ma anche alterando la composizione chimica dei corsi d'acqua, che potrebbe mettere così in pericolo la pesca. Oltre ai due ippopotami, al tempo soprannominati gli 'ippo della cocaina', Escobar aveva importato per il suo zoo altri animali esotici come rinoceronti, elefanti e giraffe. Quando venne ucciso, nel 1993, molti di questi vennero trasferiti o morirono, ma gli ippopotami vennero abbandonati anche a causa degli elevati costi e dei problemi logistici legati al loro trasporto. I vari tentativi del governo di controllarne la popolazione sono falliti e all'inizio di quest'anno un ricercatore aveva avvertito sulla rivista Biological Conservation che in mancanza di misure drastiche, il loro numero sarebbe arrivato a quota 1.500 entro il 2035.

Di fronte a questo grido d'allarme, in molti avevano chiesto l'abbattimento degli ippopotami, ma le autorità hanno optato per la loro sterilizzazione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA