Coronavirus, così i cani riescono a fiutarlo: al via i test nel Regno Unito

Coronavirus, così i cani riescono a fiutarlo: al via i test nel Regno Unito
di Giampiero Valenza
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Venerdì 24 Aprile 2020, 18:30 - Ultimo aggiornamento: 26 Aprile, 14:36

Che odore ha il Covid-19? E' partendo da questa domanda che nel Regno Unito si sta facendo fare uno speciale addestramento per alcuni cani. Proprio come quelli che usano i poliziotti per scovare gli stupefacenti, in questo caso gli amici a quattro zampe potrebbero essere utili nella lotta alla diffusione del contagio per Sars-Cov-2. L'idea è del gruppo del Medical Detection Dogs che sta lavorando insieme alla London School of Hygiene and Tropical Medicine (LSHTM) e alla Durham University. 
 


Questo stesso gruppo di lavoro di recente ha dimostrato come i cani possano essere in grado di odorare malattie come la malaria, il cancro, il Parkinson e le infezioni batteriche. Sono anche im grado di rilevare lievi variazioni della temperatura della pelle. Quindi, secondo il Medical Detection Dogs, potrebbero essere in grado di indicare se qualcuno ha la febbre. 

«L' obiettivo è che i cani saranno in grado di sottoporre a screening chiunque, compresi quelli asintomatici e dirci se hanno bisogno di essere testati - spiega Claire Guest, cofondatrice dell'organizzazione che addestra gli animali Questo sarebbe veloce, efficace e non invasivo e assicurerebbe che le risorse limitate per i test del servizio sanitario nazionale vengano utilizzate solo dove sono realmente necessarie».

Per James Logan, capo del Dipartimento di controllo delle malattie della London School of Hygiene & Tropical Medicine, "i nostri precedenti lavori hanno dimostrato che i cani possono rilevare con estrema precisione gli odori degli esseri umani con un'infezione da malaria, al di sopra dello standard dell'Organizzazione mondiale della sanità".   

Il professor Steve Lindsay dell'Università di Durham, dice: “Se la ricerca avrà successo, potremmo usare i cani per la rilevazione Covid-19 negli aeroporti alla fine dell'epidemia, per identificare rapidamente le persone portatrici del virus. Ciò contribuirebbe a prevenire il riemergere della malattia dopo che avremo messo sotto controllo l'attuale epidemia". 

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