Il cane, libero, si sarebbe scagliato contro di lui e la figlia. A quel punto l’uomo, un ufficiale della guardia costiera, non ha esitato: ha preso la pistola, detenuta per difesa personale (non, quindi, quella d’ordinanza), e ha fatto fuoco contro l’animale. L’episodio risale a qualche giorno fa, a Marcon (Venezia).
Il militare si è presentato spontaneamente alla caserma locale dei carabinieri per raccontare l’accaduto: al momento non vi sono indagati sulla vicenda, ma essendo stati esplosi dei colpi d’arma da fuoco i carabinieri hanno dovuto segnalare la cosa alla procura, che ora deciderà come procedere con gli approfondimenti. Stando alla ricostruzione dell’uomo, fornita ai carabinieri, quel cane, un Amstaff, aveva già aggredito l’anziana madre qualche giorno prima. Poi la nuova aggressione: l’uomo stava andando in garage insieme alla figlia quando ha visto l’animale libero scagliarsi contro di lei.
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L’uomo ha impugnato la pistola e avrebbe mirato alle zampe.
Secondo i proprietari del cane, un amstaff di quasi un anno, l’uomo avrebbe sparato all’animale all’interno della loro proprietà. «Lui si difende - scrive la giovane padrona del cane - dicendo che il cane lo stava aggredendo, ma il cane era totalmente disinteressato alla persona in causa ed è stato colpito alla spalla e di sbiego quindi in un impossibile posizione di attacco».
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Sul caso, ora, si attendono le indagini dei carabinieri anche se, al momento, non risultano denunce depositate da parte dei padroni del cane. L’unica segnalazione dell’episodio è quella fornita dall’ufficiale. Andrà verificato, quindi, se la dinamica sia quella raccontata dal militare, cioè di essersi difeso dall’aggressione di un animale comunque potenzialmente pericoloso, o quella della famiglia.
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