Lupo ucciso e impiccato nel Parco del Gargano: immagini choc e rabbia delle associazioni

Il lupo trovato impiccato sul Gargano. (immag pubbl dall'associazione Lilly il Vagabondo su Fb)
di Remo Sabatini
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Lunedì 11 Gennaio 2021, 19:55

Sono immagini choc, quelle che arrivano dal Parco del Gargano dove, stamattina, in località Cagnano Varano, nel Foggiano, nei pressi della strada che costeggia il lago di Varano, è stato rinvenuto un lupo impiccato ad un albero. Probabilmente ucciso prima di finire appeso all'albero, per quel povero lupo, ritratto nella tremenda immagine pubblicata dall'associazione Lilly il Vagabondo sui social, non c'è stato scampo.

Vittima predestinata nella eterna battaglia tra lupi e allevatori? Forse.

Quel che è certo è che, stando alle cronache degli ultimi mesi e nonostante non sia mai stato registrato un attacco all'uomo, il lupo continua ad essere considerato un animale scomodo e pericoloso. Un parassita che deve essere spazzato via in ogni modo. Così, come accade per le volpi in diverse regioni italiane, uccise e appese come trofei, anche per il lupo sembrano tornati i tempi bui. Tempi nei quali era pericoloso andare nel bosco da soli per andare a trovare la nonna. Soprattutto se si era poco più che una bambina con mantello e cappuccio. 

“Purtroppo non è il primo caso di accanimento nei confronti del lupo, la cui presenza sul territorio è sintomo di ecosistemi in salute oltre che essere garanzia del controllo della presenza di ungulati come i cinghiali – dichiara Marco Galaverni, direttore scientifico del WWF Italia – È necessario un salto culturale, perché questi atteggiamenti sono frutto di ignoranza e pregiudizi duri a morire. Come WWF continueremo a lavorare sul doppio binario della coesistenza tra comunità umane e grandi carnivori e dell’informazione e sensibilizzazione, in particolare in quelle aree che insistono in territori dove il lupo è ritornato dopo decenni di assenza, come le aree suburbane e quelle costiere”.

“In un pianeta sconvolto da una grave crisi ecologica, di cui la pandemia è solo la punta dell’iceberg, ogni atto di crudeltà verso la natura e gli altri animali acquista una significato ancora più profondo – aggiunge Isabella Pratesi, direttore del programma di Conservazione del WWF Italia – La transizione ecologica di cui abbiamo bisogno passa dalla consapevolezza di quanto importanti siano le foreste, i lupi, le balene, gli oceani. Ogni specie ogni habitat ha un ruolo cruciale per il pianeta e per le nostre esistenze. Dobbiamo combattere l’ignoranza per creare le condizioni del cambiamento, iniziando da chi pensa di farsi del bene uccidendo i lupi”.

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