Lupi in gabbia nel centro commerciale: polemica in Francia

Una delle immagini pubblicate da Bricomarché Montmorot, il centro commerciale francese preso di mira dagli animalisti
di Remo Sabatini
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Lunedì 24 Dicembre 2018, 01:11 - Ultimo aggiornamento: 18:09
"I lupi sono presenti al negozio fino alle 18,00. Venite ad ammirarli con le famiglie e godetevi l'occasione per fare una foto con i vostri figli, insieme a Babbo Natale". Questo, il singolare annuncio pubblicato da un centro commerciale francese, sulla propria pagina Facebook, ieri.

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Corredato da una serie di fotografie, il testo pubblicizzava l'arrivo di un "branco" di lupi in negozio per un incontro a tu per tu con il famigerato predatore, dedicato alle famiglie.

L'evento, stampato anche sui volantini del Bricomarché di Montmorot, piccolo paesino francese di poco più di 3000 anime incastonato nella Borgogna, ha fatto il giro del Paese in un batter d'occhio. Tanto che, dopo qualche momento di incredulità, le proteste di animalisti e gente comune, non si sono fatte attendere.

Lupi in gabbia? Attrazione di un centro commerciale insieme a Babbo Natale? I commenti, pubblicati sul web, anche sulla pagina stessa del negozio, nononostante il periodo natalizio che indurrebbe alla bontà, non sono stati teneri anzi, tutt'altro.

Tanto che in queste ore, il famigerato post del centro commerciale (immagini comprese), sembra sia stato rimosso.

Molti dubbi poi, se non certezze, sul fatto che gli animali, ingabbiati ed usati per attrarre la clientela, siano dei veri e propri lupi. Dall'aspetto più simile al noto lupo cecoslovacco, canide protagonista di molti allevamenti anche d'oltralpe, sarebbero stati spacciati per il noto predatore di cervi e cinghiali per dare quel pizzico di suspense in più.

E allora, lupi veri o falsi? La questione rimane aperta, almeno per chi non ha a che fare con loro per motivi di studio e salvaguardia, di certo rimane il fatto che certa pubblicità può risultare quantomeno ingannevole riproponendo l'idea che un animale come il lupo, possa vivere in gabbia o essere ridotto a poco più che a qualcosa da esibire ad uso e consumo di chiunque.

Un modo sbagliato di intendere la natura che poco ha a che fare con trapani, bulloni, giraviti e foto ricordo con il Babbo Natale di turno. Più semplice da ingaggiare, non ha nemmeno bisogno di ciotole d'acqua, nè gabbie. E poi, regala caramelle.
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