È stata trovata così. Stramazzata al suolo sul prato verde del Parco Nazionale dell'Alta Murgia, in agro di Altamura, nel Barese. Sulla povera carcassa della lupa, due fori di proiettili e attorno, per centinaia di metri, i segni di un folle inseguimento. Qualcuno, armato e in vena di follie, doveva aver inseguito la povera bestiola, probabilmente stremata e forse già ferita, a bordo di un fuoristrada per chissà quanto tempo. Poi, una volta a tiro, doveva averla finita sul posto. Così, come documentato dalla drammatica immagine pubblicata sui social da Pasquale Salvemini e dal gruppo Facebook "I Grandi Predatori Italiani", quello che rimane del fiero predatore è tutto in quel lenzuolo bianco e in quella smorfia di dolore che non ha suscitato remore né pietà alcuna al suo aguzzino.
«Insieme alla collega Francesca Silvestri, all'Ente Parco Nazionale dell'Alta Murgia e il CTA dei Carabinieri Forestali di Altamura - spiega al Messaggero il ricercatore e tecnico Ispra Lorenzo Gaudiano - abbiamo periziato l'animale il 24 dicembre scorso nel pomeriggio».