Quello che resta del leone è un mucchio di pelle e ossa scottati dal sole. E' questa la drammatica immagine simbolo della denuncia di associazioni animaliste come United against animal poaching che in questi giorni sono volute tornare sullo stato di salute degli animali dello zoo di Bengasi.
Conosciuto ai più come Il Bosco, il parco zoo della cittadina costiera libica, stando a quanto emerge dalle immagini diffuse in queste ore da attivisti e associazioni, sembra non navigare in buone acque. Desolato e senza visitatori, lo zoo è diventata una crudele prigione.
Bengasi, gli animali dello zoo muiono di fame
Così, mentre la fame e la sete si fanno sentire, un babbuino rosicchia una rivista e struzzi e pavoni non possono fare altro che razzolare su quella terra battuta dove non cresce nemmeno un filo d'erba.
Come quello rivolto a Four Paws, l'organizzazione internazionale che si occupa di salvaguardia animale già nota per essere intervenuta in diverse parti del mondo per salvare animali prigionieri o destinati alla morte. Così, mentre il leone aspetta che qualcuno si ricordi di lui, non rimane che sperare e aspettare, ancora.