Ecco le due leoncine asiatiche appena nate al Bioparco, ora gara per i nomi

Ecco le due leoncine asiatiche appena nate al Bioparco, ora gara per i nomi
di Stefania Piras
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Venerdì 10 Luglio 2020, 14:11 - Ultimo aggiornamento: 15 Febbraio, 11:38

Due leoncine asiatiche. È la prima volta che questa specie rara di leone si riproduce all'interno del giardino zoologico di Roma. I cuccioli sono in ottima salute e vengono allattati dalla mamma che non li perde mai di vista. Nelle prime settimane mamma e cuccioli, che alla nascita sono ciechi e non autosufficienti, sono rimasti al sicuro nelle aree interne per consentire al piccoli di ambientarsi: da qualche settimana stanno gradualmente prendendo confidenza con il recinto esterno ma dalle bellissime immagini che arrivano dal Bioparco una delle due cucciole si nasconde ancora dietro alle rocce. Spoiler: nel video ci sono delle scene irresistibili delle cucciole che giocano tra loro o con le foglie. Chissà che non abbia captato la straordinaria curiosità che sta suscitando nei visitatori dello zoo. Quante volte capita di vedere un re della foresta appena nato?
 






 
 


Il leone asiatico è l'autentico Re della foresta anche se tale nozione non è molto nota, visto che il leone è la specie simbolo delle savane africane. Un tempo popolava un territorio vastissimo dal Mar Mediterraneo all'India; oggi sopravvivono in natura circa 500 esemplari presenti unicamente nella piccola riserva del Gir nelle aree Limitrofe, nell'India nord-occidentale. La popolazione di leoni è minacciata a causa della distruzione dell'habitat, ma soprattutto dal bracconaggio e dai conflitti con le attività antropiche generati dalla vicinanza dell'uomo al territori di questi felini. Il Bioparco, insieme alla comunità internazionale degli Zoo, partecipa a programmi di conservazione mirati la sua salvaguardia aderendo al programma europeo Eep (Eaza ex situ programme), coordinato dall'Associazione europea degli zoo e acquari (Eaza). Il Leone asiatico e classificato dalla Iucn (Unione mondiale per la conservazione della natura) come animale in pericolo. Attualmente nelle strutture sono presenti circa 150 leoni asiatici.

Al Bioparco di Roma i due leoncini fuori dalla “tana” da venerdì


I genitori sono la femmina Sajani nata nel 2013 nello zoo di Magdeburgo in Germania, e il giovane maschio Ray, nato nel 2016 presso lo zoo di Planckendael in Belgio. Ora, scatterà l'immaginazione dei bambini romani che sono chiamati a partecipare alla gara per dare un nome alle leoncine. La sindaca Virginia Raggi ha annunciato che saranno infatti  i bimbi a scegliere i nomi delle due cucciole attraverso i social network.

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«Il 29 aprile è successo qualcosa di molto importante qui al Bioparco: sono nati due esemplari femmine di leone asiatico, una specie in via di estinzione. Fino al 28 aprile c'erano 500 esemplari in tutto il mondo, dal 29 sono 502: da lunedì, sul sito e sui social Facebook e Instagram del Bioparco, per una settimana bimbi e grandi potranno partecipare al contest per dare un nome alle leoncine». Con queste parole il sindaco di Roma Virginia Raggi ha iniziato la sua visita questa mattina al Bioparco per salutare le leoncine nate qui in pieno lockdown. «Un segno di speranza», secondo Raggi, che ha anche sottolineato come questa nascita sia «il segnale che qui gli animali stanno bene».

Roma, Bioparco chiuso per emergenza Covid (Foto Gabrielli/Ag.Toiati)

«Il Bioparco è una grande famiglia con 85 dipendenti in una struttura quasi fatiscente perchè è molto antica e ogni giorno c'è da fare qualcosa: per questo, mancando in questo periodo le risorse da parte del pubblico, chiediamo un sostegno speciale a Roma Capitale», ha detto il presidente della fondazione Bioparco Francesco Petretti.  A domanda esplicita dei cronisti presenti, Raggi ha risposto così «Più fondi al Bioparco? Ci stiamo lavorando». Il presidente del Bioparco ha anche ricordato le iniziative organizzate dalla fondazione: «Per ripartire - ha detto - stiamo organizzando aperture serali, cineforum pomeridiani per i bambini, centri estivi
». Petretti ha anche spiegato i problemi che la tutela delle specie a rischio ha incontrato in tutto il mondo a causa della pandemia.

«Durante il lockdown, a seguito del crollo del flussi turistici, la sesta estinzione ha subìto una fortissima accelerazione in tutto il Pianeta. Il bracconaggio dilaga, non più arginato dall'alternativa economica del turismo sostenibile nel parchi: migliaia di animali sono stati massacrati. Il conto alla rovescia per molte specie ha subìto una forte accelerazione. In questo contesto la sola alternativa alla perdita delle specie e quindi l'erosione della biodiversità è rappresentata dai parchi zoologici come il Bioparco che, in tutto il mondo stanno fronteggiando una situazione difficilissima, continuano a mantenere popolazioni di animali rarissimi e minacciati. Anche noi del Bioparco stiamo facendo la nostra parte ma abbiamo bisogno del sostegno e del aiuto». 

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