Granchio blu, l'ultima prelibatezza: guerra per pescarlo. A Goro pescatori contro gruppi di cinesi

La sua carne è apprezzata ma è molto aggressivo nei confronti della fauna ittica

Granchio blu, l'ultima prelibatezza: guerra per pescarlo. A Goro pescatori contro gruppi di cinesi
di Mauro Evangelisti
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Martedì 13 Settembre 2022, 22:24

Sul delta del Po qualche tempo fa, dopo il tramonto, è cominciata la strana invasione di cittadini cinesi, armati di torce. Con mogli e figli al seguito, vanno alla ricerca dei granchi blu. Salgono anche sulle barche dei pescatori, rompono le reti, usano la carne di pollo come esca. Sono quaranta, cinquanta, anche cento alla volta. Da un po’ di giorni però i carabinieri presidiano la strada di accesso all’area adiacente al porto di Goro. In questo modo, la surreale “invasione cinese” è stata contrastata. Ma per la cittadina emiliana, dove su 3.550 abitanti ci sono 1.600 pescatori, la diffusione inarrestabile del granchio blu ha avuto anche altre conseguenze. «Si tratta di una specie incredibilmente invasiva - racconta Fausto Gianella, presidente della Cooperativa di pescatori La Vela - che da cinque anni sta avendo un impatto notevole sul resto della fauna ittica». Le anguille non ci sono quasi più, ma si sta riducendo anche la presenza di molti tipi di pesce. «Per fortuna non incide sulle vongole, di cui siamo i primi produttori in Europa. E meno male che questo granchio blu è buonissimo, ha molto spazio sui mercati. E così ci difendiamo nell’unico modo possibile: pescandolo».

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SCENARIO

Goro è famosa per essere la città in cui nacque Milva (la pantera di Goro, appunto). Il piccolo centro in provincia di Ferrara è anche la capitale delle vongole, ma quest’anno ha dovuto difendersi dalla siccità che ha avuto contraccolpi indiretti, ma concreti, anche su quel settore. Da qualche settimana, però, l’attenzione si è concentrata su una guerra inedita che ha come oggetto i granchi blu e come protagonisti un gruppo di pescatori che ha denunciato le continue incursioni di una cinquantina di cittadini di origine cinese che, verso sera, si spostano tra il porto e le insenature per catturare i crostacei.

La vicenda era stata raccontata nei giorni scorsi da La Nuova Ferrara, quotidiano locale: «Adesso hanno iniziato a muoversi tra le nostre barche - aveva spiegato un pescatore - mi hanno distrutto le reti per cercare di liberare gli avanzi di vongole e poi rubato tutti i cogoli (reti, attrezzi da pesca). Stanno facendo piazza pulita. Buttano in acqua i cogoli o le reti o qualsiasi altra cosa con dentro dei resti di carne. I granchi che sono degli spazzini arrivano subito e loro li catturano. Una roba vergognosa».

Secondo i pescatori di Goro queste comitive di cinesi arrivavano, prima della mobilitazione dei carabinieri, dal resto dell’Emilia, ma anche dalla Lombardia e dalla Toscana. «Entrano in acqua, senza conoscere la zona, anche con i bambini, è pericoloso. E poi prendono ciò che trovano. Ciò che noi vendiamo al mercato è controllato severamente dal punto di vista sanitario, ciò che portavano via loro no». Spiega la sindaca di Goro, Maria Bugnoli: «Ormai il fenomeno andava avanti da una quindicina di giorni. Ma l’attività di pesca ricreativa è regolamentata dalla Regione, può essere svolta solo di giorno e con chiari limiti quantitativi. Ringraziamo le forze dell’ordine per il loro intervento».

 

GOURMET

Ma cosa sono i granchi blu (callinectes sapidus)? Sono tipici delle coste atlantiche dell’America, dal Canada fino all’Argentina. Si sono diffusi anche in parte dell’Asia e in Europa. E nel 2007 è stato individuato in Italia. Di recente i granchi blu sono stati trovati nelle coste laziali, in particolare tra Fregene e Focene, ma anche a Ostia e Ladispoli: la diffusione è stata favorita anche dall’innalzamento della temperatura delle acque del Mediterraneo. “Il giornale dei marinai”, in un opuscolo curato da Marcello Guadagnino, lo definisce «colonizzatore spietato». E spiega: «Questa specie mette in pericolo l’attività della piccola pesca costiera, è soprattutto una minaccia per la biodiversità. Unico aspetto positivo: ha carni molto apprezzate e costituisce una risorsa di elevato valore commerciale. Per contrastare la sua espansione la soluzione è quella di pescarlo e mangiarlo». Piatti consigliati: spaghetti al granchio e granchio al vapore.

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