Su quanto accaduto è scesa in campo la Libyan Wildlife Trust, che denuncia come, dopo la caduta del regime di Gheddafi, il territorio libico sia diventato terreno fertile per i bracconieri. L'Authority sottolinea poi che l'aver consentito il trasporto della gazzella viva, alla stregua di un piccolo animale domestico, pone seri interrogativi non solo sul contrabbando e il rispetto delle normative vigenti a livello internazionale, ma anche sulla sicurezza del trasporto aereo.
Sotto osservazione sia le autorità aeroportuali dei due scali, sia le società di handling che hanno effettuato l'operazione di carico e scarico della gazzella viva.
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