Gatto (contagiato dai padroni) muore di Covid. Studio conferma la trasmissione da uomo a felino

Gatto (contagiato dai padroni) muore di Covid. Studio conferma la trasmissione da uomo a felino
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Venerdì 23 Aprile 2021, 16:25 - Ultimo aggiornamento: 18:37

È una di quelle notizie che non avremmo voluto proprio leggere, per l'ulteriore ansia che genera e per i rischi che provoca: un gattino è morto di Covid in Scozia, e un altro è stato infettato dai padroni. A darne notizia è la rivista americana Forbes, che riferisce anche di uno studio effettuato dall'università di Glasgow, secondo il quale esisterebbero evidenze scientifiche sulla trasmissione del virus da uomo a gatto. I ricercatori hanno consigliato ai padroni degli animali domestici di non fare troppe carezze ai loro “pelosetti”, e di evitare contatti troppo ravvicinati, qualora si fosse positivi al Covid. Potrebbero fungere, infatti, da potenziale serbatoio.

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Gli studiosi sono arrivati a questa conclusione dopo aver identificato due casi in cui si ritiene che i gatti abbiano contratto il virus dai loro proprietari, uno dei quali è morto.

Naturalmente, gli scienziati hanno anche considerato che la questione necessita di ulteriori indagini, sebbene i due gatti, che sono di razze diverse e provenienti da famiglie separate, siano stati trovati positivi al virus e si ritiene che lo abbiano contratto dai loro proprietari. I veterinari hanno pubblicato lo studio sul Veterinary report: un gatto ha mostrato sintomi lievi prima di riprendersi, ma l'altro, un Ragdoll di quattro mesi, ha sviluppato difficoltà respiratorie e alla fine è stato necessario sopprimerlo.

Al momento non ci sono prove che i gatti o altri animali domestici possano trasmettere il virus agli esseri umani o svolgere un ruolo significativo nella diffusione della malattia tra gli esseri umani, hanno comunque sottolineato i ricercatori. Tuttavia - hanno anche affermato  - gli animali domestici potrebbero fungere da «serbatoio virale», e la relatrice della ricerca, la professoressa Margaret Hosie, ha affermato che sarà «importante monitorare» le diverse modalità di trasmissione per comprendere meglio i rischi. 

Il professor James Wood, che dirige il dipartimento di medicina veterinaria dell'Università di Cambridge, ha detto che i risultati dello «studio di alta qualità» si aggiungono al «corpo di prove che gli esseri umani possono infettare i loro animali domestici». Wood ha spiegato che i proprietari infetti dovrebbero seguire il consiglio, ove possibile, di «cercare di separarsi dai loro animali quando sono malati».

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Nel frattempo, il tema è al centro anche di nuovi studi scientifici e la Russia ha registrato a marzo il primo vaccino contro il Covid-19 destinato unicamente agli animali. E questo, a prescindere dagli amici a quattro zampe casalinghi, è considerato importante per l'agricoltura, dove il vaccino è molto atteso.

Sono stati diversi i gatti che sono risultati positivi al Covid in tutto il mondo, inclusi gli Stati Uniti, Hong Kong e la Francia. Presumibilmente, i felini sono stati infettati dai loro proprietari. È noto che anche altri animali, tra cui visoni, cani, gorilla e tigri, hanno contratto il virus. Il Centers for Disease Control and Prevention (Cdc), l’agenzia federale Usa per la prevenzione delle malattie, consiglia ai proprietari di trattare gli animali domestici «come fareste con gli altri componenti della famiglia» durante la pandemia, non permettendo loro di interagire con persone esterne e includendoli in misure di isolamento nel caso in cui qualcuno della famiglia si ammalasse. Se devi prenderti cura di un animale domestico mentre sei malato, sottolineano i ricercatori dell'Agenzia, fallo indossando la mascherina e lavandoti le mani più volte e accuratamente. Mai mettere le mascherine agli animali domestici - avverte ancora il Cdc -: «potrebbe danneggiarli».

 

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