Gli Usa dicono basta alla "mattanza dei gattini": niente più test sui mici contro la toxoplasmosi

Gli Usa dicono basta alla "mattanza dei gattini": niente più test sui mici contro la toxoplasmosi
di Giampiero Valenza
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Mercoledì 3 Aprile 2019, 20:35
​Basta alla “mattanza dei gattini”. A fermare questa pratica è stato il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti d’America che ha messo al bando l’uso dei gatti per le sue ricerche contro la toxoplasmosi. Finora, dal 1982, ad essere stati immolati per cercare di trovare una cura contro questa patologia sono stati circa 3.000 gatti, secondo quanto ha rilevato la no profit White Coat Waste Project che nel 2018 aveva denunciato la presenza di questo programma.

In un laboratorio di Beltsville, vicino Washington, i gattini venivano nutriti da cibo contaminato da parassiti della toxoplasmosi. Per circa 10 anni sono stati comprati gatti (anche morti) da Cina, Vietnam, Etiopia, Colombia per forzare casi di cannibalismo.

Nel centro erano rimasti 14 gatti, ora adottati dai funzionari del dipartimento. E' dall'organismo Usa che però è stato sottolineato come questi test siano stati utili a dimezzare il tasso di persone contagiate del parassita. 

Su Twitter tutto l'entusiasmo della no profit: "Vittoria - scrivono - Dopo una intensa campagna lungo un anno abbiamo ottenuto che il Dipartimento dell'Agricoltura ha fermato tutti i test su gatti e micetti e che saranno adottati i sopravvissuti".

 
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