Londra, dog sitter sbranata e uccisa dai cani che portava a spasso. «Sembravano un branco di lupi»

Da qualche tempo la ragazza di 28 anni si occupa di diversi quattro zampe che, di razze e grandezza diverse, portava a spasso volentieri

Londra, dog sitter sbranata e uccisa dai cani che portava a spasso. «Sembravano un branco di lupi»
di Remo Sabatini
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Sabato 14 Gennaio 2023, 16:10

I suoi poveri resti sono stati rinvenuti da una coppia a cavallo: «Quello che abbiamo visto ci perseguiterà per sempre» Poche parole che, riferite agli agenti, raccontano di una tragedia che non ha precedenti. Sì perché ciò che è accaduto a Carterham, località del Surrey di poco più di 20mila anime, a sud di Londra, ha lasciato senza parole una intera comunità. Ma cominciamo dall'inizio. Lei è una giovane donna londinese. Ha poco più di 28 anni. Amante degli animali, probabilmente anche per arrotondare, lavora come dog walker. Da qualche tempo si occupa di diversi quattro zampe che, di razze e grandezza diverse, porta a spasso volentieri. Come accaduto lo scorso giovedì quando, a View Point, nota area frequentata dai cani, viene vista assieme a ben otto animali al guinzaglio. Tutto sembra andare come sempre. Nonostante la differenza di razze, tra gli otto infatti c'è un Leonberger e due Dachschunds (bassotti tedeschi) il pomeriggio si fa quasi sera. Poi, stando a quanto verrà ricostruito dalla polizia, improvvisamente accade l'impensabile. Uno dei suoi cani, infatti, si avventa e morde una collega della giovane. La ragazza, prontamente interviene per fermare l'attacco.

L'attacco

È il caos.

La giovane, infatti, inspiegabilmente viene presa di mira dai suoi stessi cani che le si scagliano contro e iniziano a morderla con un furore mai visto. «Sembravano un branco di lupi», ha raccontato successivamente una testimone ancora sconvolta agli investigatori. L'attacco si protrae. Tanto che ben presto, la povera vittima soccombe. Poi, così come è cominciato, tutto si interrompe. Con i cani responsabili alla macchia e il silenzio straziato dalle urla dei soccorritori. Unica differenza, la giovane donna, o quel che ne resta, non c'è più. Già morta, ai paramedici non rimane altro che recuperare i suoi poveri resti e interrogarsi: «Cosa può aver scatenato un attacco così terribile?». Nessuno lo sa. Nemmeno il recupero dei cani dispersi, poi individuati grazie ad un elicottero e ora custoditi al canile, sembra aver dato risposte né indicazioni in merito.

Le ipotesi

E allora? Richard Bream, gestore di un canile della zona, ha ribadito di non aver mai sentito di un attacco da parte di cani in quelle zone fino ad ora. «Quella di View Point, ha sottolineato, è un'area frequentata abitualmente da cani con i loro padroni o accompagnatori e persino da istruttori». Quindi? Tra le ipotesi formulate, ora al vaglio degli inquirenti, quella che vedrebbe un atteggiamento improvvisamente mutato tra i cani e la giovane. L'intervento della ragazza per salvare la persona attaccata da uno dei suoi cani avrebbe scatenato qualcosa di poco comprensibile all'uomo. Una sorta di scambio di ruoli inaspettato e caricato dall'energia sviluppata dall'attacco stesso. Così, mentre le indagini proseguono, l'area teatro del dramma, come documentato dalle immagini diffuse da SWNS che proponiamo, dopo i rilevamenti di rito, è stata riaperta al pubblico. Un segno, quest'ultimo, che vuole rasserenare una intera comunità sconvolta da quanto accaduto alla povera ragazza. «A seguito del tragico incidente nel quale ha perso la vita una giovane donna, ha commentato ai giornali locali l'ispettore Josephine Horner, vogliamo esprimere tutta la nostra vicinanza ai familiari e amici che hanno chiesto di rispettare il loro dolore e la privacy in questo triste momento».

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