Delfino di tre metri ucciso dalle reti da pesca a Pesaro: oltre 200 gli esemplari spiaggiati in un anno nel Paese

Il povero esemplare, infatti, al momento della scoperta aveva evidenziato segni di decomposizione

Il delfino di tre metri ucciso dalle reti da pesca a Pesaro (immag diffusa da Fondazione cetacea Onlus sui social)
di Remo Sabatini
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Giovedì 14 Aprile 2022, 14:12 - Ultimo aggiornamento: 14:24

Il 14 aprile si celebra la Giornata mondiale dei delfini ma, anche quest'anno, c'è ben poco da festeggiare. Sì perché i delfini morti spiaggiati o rimasti vittima delle cosiddette catture accidentali se non addirittura cacciati, non si contano più. Soltanto nel nostro Paese, lo scorso anno sono stati trovati ben 210 esemplari spiaggiati. Un numero che non comprende quelli finiti intrappolati nelle reti e dispersi in mare. Non sempre, infatti, le carcasse sospinte dalla marea, riescono a raggiungere la terraferma. Come invece accaduto nell'ultimo caso che, registrato a Pesaro, ha visto coinvolto un grosso delfino di tre metri rinvenuto in località Baia Flaminia. L'esemplare, un Tursiops truncatus, lungo 2 metri e 95 centimetri, come documentato dalle immagini diffuse da Fondazione Cetacea, «presentava un pezzo di rete che fuoriusciva dalla bocca».

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Da qui l'ipotesi che potesse essere stato ucciso proprio da quella rete.

Sospetti che sarebbero stati confermati dalla successiva analisi necroscopica e dalla dott.ssa Ilaria Pascucci dell'Istituto Zooprofilattico competente. «Un frammento di rete proveniente con grande probabilità da un tramaglio, o rete da posta fissa, ha spiegato un portavoce della Fondazione, attorcigliato alla glottide ne ha provocato il soffocamento e il successivo spiaggiamento derivato dalla forte mareggiata del sabato precedente». Il povero esemplare, infatti, al momento della scoperta aveva evidenziato segni di decomposizione che con tutta probabilità, fanno risalire la sua morte ad almeno 3, forse 4 giorni prima.

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