L'equipaggio era uscito in mare per la consueta raccolta dei rifiuti galleggianti segnalati al largo della costa di Jembrana, la Reggenza indonesiana situata nella provincia di Bali. Per quanto possa sembrare difficile da immaginare, infatti, anche quelle acque paradisiache e selvagge sono ormai inquinate dalla plastica e da una miriade di scarti derivanti dalle attività umane. Così, mentre le operazioni di raccolta dei volontari di 4ocean era iniziata, qualcuno degli occupanti il natante si era accorto di un delfino che sembrava in difficoltà. Poco lontano dalla barca, quello che sembrava un cucciolone, appariva immobilizato. Tanto che, soltanto a fatica, riusciva a tirare fuori la testa per respirare. Così, scattata l'emergenza, l'equipaggio aveva cominciato immediatamente a darsi da fare. Non c'era un minuto da perdere, in quelle condizioni, il povero delfino, sarebbe potuto affogare da un momento all'altro. Bisognava avvicinarsi con cautela evitando tutta quella montagna di rifiuti galleggianti, prendere il delfino e issarlo a bordo. A quel punto, si sarebbe deciso il da farsi. E così è stato.
Una volta sul piccolo ponte però, come documentato dalle immagini diffuse dall'organizzazione ambientalista 4ocean, le operazioni si sarebbero dimostrate più complesse di quanto immaginato. Il cetaceo, infatti, era completamente intrappolato da una lunga lenza che gli aveva immobilizzato la coda e persino chiuso la bocca. Difficile sapere da quanto fosse in quello stato. Quel che è certo è che se non ci fossero stati quei ragazzi, per il delfino sarebbe stata la fine.