Cuccioli acquistati durante il lockdown e rimessi in vendita a prezzi stracciati: proteste delle associazioni

Cuccioli acquistati durante il lockdown e rimessi in vendita a prezzi stracciati: proteste delle associazioni
di Remo Sabatini
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Lunedì 4 Gennaio 2021, 20:12 - Ultimo aggiornamento: 20:14

Centinaia di cuccioli che erano stati acquistati durante il periodo dello scorso lockdown sono stati rimessi in vendita a prezzi stracciati dagli stessi proprietari. A denunciare la triste vicenda, alcune associazioni animaliste e rifugi di animali come l'inglese Dogs Trust che, nelle ultime settimane, dopo la fase di miglioramento legata all'emergenza Covid-19 si stanno trovando letteralmente sommerse dagli annunci di quei proprietari che, ora e improvvisamente, non hanno più tempo di badare ai loro cuccioli. Sì perché nella stragrande maggioranza dei casi, quei cani che non servono più, sono ancora dei cuccioloni.

Così, mentre gli annunci di proprietari disperati si susseguono, sui social sono comparse anche richieste di aiuto rivolte alle associazioni da parte di chi, ormai tornato ad una pseudo normalità, non ha più tempo da perdere dietro a quel cucciolo un tempo tanto desiderato. E allora ecco che quel cagnolino che in pieno lockdown, era arrivato a costare più di 3000 sterline, oggi è in saldo a meno della metà.

Prezzi stracciati da vero e proprio "black dog friday" che però e nonostante tutto, non sembrano allettare più di tanto. "Essere il padroncino di un cane, sottolinea la Dogs Trust in un comunicato, è una cosa meravigliosa ma, come diciamo spesso, un cane è per la vita e non, come in questo caso, soltanto per il lockdown".

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