I dati sono a dir poco sconfortanti. Drammatici, raccontano del declino di un pianeta, il nostro, che non sembra trovare ostacoli né fine. Dai cambiamenti climatici fino alla crisi della biodiversità, quello che sta venendo fuori dal congresso internazionale organizzato dalla Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) che si sta tenendo in questi giorni a Marsiglia, è un quadro allarmante che dipinge un mondo sull'orlo di una crisi ambientale e animale epocali. Stando all'ultimo aggiornamento della celeberrima "red list", la lista rossa delle specie a rischio estinzione, milioni di animali e piante potrebbero scomparire nel giro di pochi anni a causa dell'innalzamento delle temperature, dei conseguenti cambiamenti climatici, dell'inquinamento e della pesca intensiva che non tiene conto dell'orologio biologico dei pesci che non riescono nemmeno a riprodursi.
A proposito di questo ultimo punto, preso in grande considerazione dai congressisti, è venuto fuori che più di un terzo degli squali, esattamente il 36% delle 536 specie, sono a rischio estinzione.
Come ha voluto sottolineare, tra gli altri, anche Harrison Ford, il noto attore americano che, presa la parola, alla presenza del presidente francese Macron ha detto: "Dobbiamo proteggere la nostra Natura selvatica, la nostra aria, la nostra acqua". E poi: "Non c'è più tempo. Dobbiamo agire ora. Subito. Dobbiamo fare qualcosa nell'immediato. Prima che sia troppo tardi".