Colosseo, addio alla gatta Nerina, l'ultima "pantera" dell'arena. Lutto all'Anfiteatro Flavio

Colosseo, addio alla gatta Nerina, l'ultima "pantera" dell'arena. Lutto all'Anfiteatro Flavio
di Laura Larcan
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Martedì 4 Maggio 2021, 09:46 - Ultimo aggiornamento: 19:22

Più di Romeo er meglio gatto der Colosseo c'era lei, Nerina, un nome un programma: l'ultima pantera dell'Anfiteatro dei gladiatori, imperturbabile felina delle millenarie vestigia, sorniona e vezzosa mascotte del monumento, incantatrice di milioni di turisti, star di documentari e video. E' morta per «una forma tumore, una leucemia», raccontano dallo staff del parco archeologico del Colosseo. 

 

Un lutto per gli archeologi e tutto il personale del Colosseo fatto di anni e anni di fusa, passeggiate all'ombra dei titanici fornici, di routine giornaliere.

Con lei che amava aggirarsi tra ambulacri e arena, per acciambellarsi su muretti e colonne, mantenendo sempre la giusta distanza dai visitatori come si deve alle "regine". «È difficile spiegare come un essere così piccolo possa lasciare un vuoto così grande», commentano. Non si è persa un evento, al Colosseo.

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C'era anche lei durante la visita di Barack Obama, ha seguito curiosa il tour del principe Harry (ancora senza Meghan), l'incontro tra Francesco Totti e Russell Crowe e il balletto di Roberto Bolle, le registrazioni notturne di Alberto Angela e il concerto di Ultimo, pochi giorni fa. Tanti i post, le foto, i ricordi, che si stanno rincorrendo sui canali social del parco del Colosseo. «Nerina è arrivata piccolissima al Colosseo - racconta con l'emozione nella voce l'architetto Barbara Nazzaro direttore tecnico del Colosseo - ed è subito diventata la più coccolata di tutti i gatti. E' cresciuta salendo e scendendo le scale di tutti gli ordini, e conosceva tutti gli angoli soprattutto quelli dove riposarsi senza essere disturbata dai turisti. Come tutte le regine non amava essere disturbata». 

Aveva 10 anni quando il personale del monumento ha scoperto che non stava bene: è venuto fuori che aveva un tumore, una leucemia ad uno stadio molto avanzato. «Dopo essere stata ricoverata è tornata al suo Colosseo e ci ha regalato tantissime fusa ricambiata da coccole è una cuccia morbida», aggiunge la Nazzaro. Tanti gli aneddoti su questa inquilina speciale del Colosseo«Per anni Nerina ha avuto l’abitudine di accompagnare la dottoressa Rossella Rea dal suo ufficio all’uscita, spesso facendole gli agguati per giocare. Era molto amata da tutto il personale», continua Barbara Nazzaro. 

«Le piaceva fare i riposini al fresco e detestava essere disturbata. Lo detestava al punto che abbiamo dovuto mettere un cartello anni fa di non toccare il gatto perché diversi turisti sono andati a farsi medicare per una bella graffiata. Le avevo comprato anche un collarino rosso, con scritto "Don touch me". So che accompagnava anche le guide: la conoscevano tutti, soprattutto durante le visite serali.E' stata protagonista di tanti documentari, in particolare del Colosseo in quarantena. Con la chiusura al pubblico causata dalle quarantena bisogna dire che si era molto addolcita era meno infastidita...». In fondo, il Colosseo era tutto suo«Ultimamente, in questo inverno a volte un po’ freddo, amava entrare nell’ufficio tecnico dove veniva accolta amorevolmente per brevi riposini». 

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