Caserta, lupa uccisa a fucilate. L'Enpa: «Atto gravissimo, vogliamo giustizia»

«È un atto criminale gravissimo, ha commentato Carla Rocchi, presidente nazionale di Enpa

La lupa uccisa a fucilate (immag diffusa da Enpa)
di Remo Sabatini
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Martedì 1 Febbraio 2022, 13:06

Tutto era iniziato da una segnalazione ricevuta dalle Guardie Zoofile Enpa di Caserta: «C'è un animale morto a Roccaromana nella frazione di Statigliano». Una volta sul posto, però, i soccorritori si accorgono che quell'animale è un lupo, anzi una lupa. Da qui l'immediata e sommaria analisi sulla povera carcassa che, sin da subito, evidenzia una morte violenta. La lupa infatti, come successivamente confermato, presenta ben tre fori da arma da fuoco. Qualcuno l'ha braccata e uccisa senza pietà. Nel frattempo, sopraggiunti i funzionari della ASL di riferimento, viene organizzato il trasporto presso l'Istituto Zooprofilattico di Portici dove sono previsti ulteriori e più approfonditi esami.

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«È un atto criminale gravissimo, ha commentato Carla Rocchi, presidente nazionale di Enpa, che arriva in un momento in cui l'allarmismo infondato sulla presenza dei lupi è salito alle stelle, soprattutto sui social».

In tempi di peste suina, il predatore dei cinghiali per eccellenza dovrebbe essere considerato una sorta di benedizione, invece continua ad essere perseguito. «C'è ancora troppa disinformazione», ha sottolineato la Rocchi.  E poi: «Enpa chiede giustizia per questa povera lupa».

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