Capodoglio spiaggiato a Porto Cervo: al suo interno 20 kg di plastica e feto di 2,5 metri

Capodoglio spiaggiato a Porto Cervo: al suo interno 20 kg di plastica e un feto di 2,5 metri
di Remo Sabatini
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Domenica 31 Marzo 2019, 17:48 - Ultimo aggiornamento: 23:19

"Questo capodoglio è stato trovato morto a Porto Cervo, in Sardegna: nella pancia aveva un feto e 22 kg di plastica.
C'è ancora qualcuno che dice che questi non sono problemi importanti?". Anche il Ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, è voluto intervenire in merito al drammatico ritrovamento del capodoglio morto di giovedì scorso sulla costa di Porto Cervo. Del resto, la questione dell'inquinamento dei mari, sembra assumere toni drammatici anche nel nostro Mediterraneo e i ripetuti rinvenimenti di animali marini con rifiuti di varia natura al loro interno, sono a confermarlo. Il capodoglio, lungo oltre sette metri, era stato avvistato sulla riva di Cala Romantica, splendida località turistico balneare sarda a due passi da Porto Cervo, lo scorso 28 marzo.

La plastica avvelena gli animali anche in fondo alla Fossa delle Marianne



Non era stato facile, vista la enorme stazza del leviatano, riuscire a compiere le operazioni necessarie per mettere in sicurezza la carcassa del povero animale, così da permettere le analisi di rito ai veterinari dell'Istituto Zooprofilattico di Sassari e della Facoltà di Veterinaria di Padova. Scoprire lo stato di salute del capodoglio e analizzare il suo interno, sarebbero state le consuete linee guida per ricostruire le cause del decesso. E i dati, non avrebbero tardato ad arrivare. Sconvolgenti, anche stando alle dichiarazioni del personale medico intervenuto, hanno rivelato che l'animale sarebbe morto a causa di denutrizione. Una denutrizione causata dall'ingerimento involontario di plastica. Una enorme poltiglia di rifiuti che gli avrebbe impedito di nutrirsi. Dai tubi corrugati, ai sacchetti dove, ha spiegato Luca Bittau si SeaMe Onlus, "era ancora leggibile il codice a barre". Ventidue chilogrammi di plastica che hanno inevitabilmente deciso la sorte di uno degli ultimi giganti del mare. E poi, un feto. Lungo quasi due metri e mezzo, il piccolo non ha avuto nemmeno il tempo di nascere. Ucciso, insieme alla sua mamma, dalla spazzatura. Due morti indegne, persino del capitano Achab e della sua leggendaria Moby Dick.
 

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