Furto di cani, business mondiale: mercato nero fiorente per i Lagotto, i Breton e i segugi

Furto di cani, business mondiale: mercato nero fiorente per i Lagotto, i Breton e i segugi
di Giuseppe Scarpa
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Giovedì 13 Maggio 2021, 07:09 - Ultimo aggiornamento: 08:11

In Italia in media si rubano (quasi) 3 cani al giorno. Mille l'anno. «Ma questo potrebbe essere un dato perfino al ribasso - spiega Stefano Testa, tenente colonnello della sezione operativa antibracconaggio dei carabinieri - poiché non tutti denunciano». Il bottino sull'amico a 4 zampe si trasforma spesso in un buon affare per il ladro. I campioni da caccia o da tartufo possono arrivare a valere anche «fino a 15mila euro nel mercato nero», sottolinea l'ufficiale dell'Arma. Un po' meno lucroso, ma comunque sempre redditizio, il furto del fido da compagnia: «dipende dalla razza e dall'età, in questo caso si può arrivare anche intorno ai mille euro», spiega Testa.

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IL FENOMENO
Numeri ragguardevoli quelli che si registrano nel nostro Paese, ancora non ai livelli della Gran Bretagna dove il furto del miglior amico dell'uomo è diventato un caso nazionale. Si stima che lo scorso anno 2.438 cani siano stati sottratti ai loro padroni. Nel 2020, nel Regno Unito, si è registrato un aumento del 20%, tanto da spingere il primo ministro Boris Johnson ad istituire una task force per cercare di arginare il fenomeno.
Nel Bel Paese la guerra ai ladri di cani è soprattutto ad appannaggio dei carabinieri della sezione operativa antibracconaggio e reati in danno degli animali (Soarda) del raggruppamento Cites che coordinano anche i reparti forestali. Sono loro ad avere il polso della situazione e a contrastare l'ondata che si sta abbattendo anche in Italia.
Il furto è sempre fine a se stesso. Infatti, per adesso, non si sono registrate ruberie di animali con richiesta di riscatto come è accaduto a febbraio negli Usa alla popstar Lady Gaga.

Un fenomeno, però, scommettono gli investigatori, che potrebbe arrivare presto anche da noi. «Il valore economico dei cani, definiti di razza, è in costante aumento. Questo unito al valore affettivo può spingere i criminali a rapimenti a scopo estorsivo», ragiona il tenente colonnello Testa.

 


I FURTI
Intanto, ad oggi, occorre fare i conti con i semplici ladri di cani. Bisogna fare attenzione quando si ha tra le mani un campione nel trovare i tartufi. Perché a quel punto può divenire lo stesso lagotto (la principale razza impiegata per scovare il prezioso tubero) l'oggetto dei desideri di diverse persone. E così il fido viene solitamente rubato dal suo box. Si taglia la rete e si porta via l'animale. Molto semplicemente. Il secondo step prevede la ripulitura della bestiola. Il ladro gli passa un trasponder per trovare il microchip. Quest'ultimo viene estratto, in modo tale che l'animale non sia più riconducibile al vecchio padrone, e ne viene inserito uno nuovo. Infine viene venduto, solitamente in un'altra regione rispetto a quella in cui è stato messo a segno il colpo. Lo stesso identico copione va in scena anche con i breton, i segugi, il bracco e i setter impiegati per la caccia. Anche in questo caso i criminali si sfregano le mani per l'affare. Gli amici a 4 zampe vengono piazzati di solito all'estero, venduti anche a 15 mila euro, come i loro cugini da tartufo, e affittati per le battute.
Meno lucroso è, ad oggi, il furto degli animali da compagnia. Tuttavia i criminali puntano anche i jack russel terrier, il bassotto, il cocker spaniel, il pinscher, lo yorkshire, il barboncino, il chihuahua o il bulldog francese. Solo per fare alcuni esempi. Capita sempre più spesso che un ladro, quando si introduce in un appartamento per rubare gioielli, trovi anche uno di questi cani e, conoscendone il prezzo sul mercato nero, lo porti via con sé. Il furto dell'amico a 4 zampe spesso avviene anche in un altro modo : «È necessario stare attenti - avverte Massimo Comparotto presidente di Oipa, Organizzazione internazionale protezione animali - quando viene lasciato il cane incustodito legato nei ganci fuori dagli esercizi commerciali». Anche così i più spregiudicati dei ladri possono mettere a segno un colpo per poche centinaia di euro, un danno affettivo incalcolabile per il padrone.

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