L'inquinamento da plastica sta uccidendo centinaia di cammelli selvatici di Dubai perché gli animali scambiano i rifiuti tossici per cibo, hanno affermato gli esperti. Marcus Eriksen, che studia i rifiuti di plastica nel Golfo, spiega che i cammelli hanno ingerito fino a blocchi di rifiuti che poi si accumulano nello stomaco, sottoponendoli a morti «agonizzanti che possono durare mesi». L'esperto dice aver visto personalmente i resti di cinque cammelli nel deserto con palline di plastica situate all'interno del petto.
'It's a slow death': Camels are dying with masses of plastic in their bellies, study finds | CBC Radio https://t.co/UwIIZFGXvf
— Margaret E. Atwood (@MargaretAtwood) December 17, 2020
«Ero a Dubai per esaminare la plastica nel Golfo Persico quando un veterinario di cammelli, Ullrich Wernery, del Central Veterinary Research Laboratory, mi ha chiesto di unirmi a lui nel deserto», racconta il dott.
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Eriksen sottolionea: «Questo non è uno studio di laboratorio. Questa è la vita reale e sta accadendo proprio ora a un'intera popolazione, non solo a un singolo cammello: è culturalmente significativo. Bisogna vietare la plastica, che è spesso trasportata dal vento anche su lunghe distanze». Il dottor Eriksen, che lavora presso The 5 Gyres Institute, un'organizzazione senza scopo di lucro focalizzata sull'inquinamento da plastica, non ha dubbi su dove sia la colpa. «Le aziende che producono plastica monouso combattono costantemente le politiche per limitare la stessa plastica monouso». Negli ultimi 20 anni «la situazione è peggiorata. Un punto importante è che i rifiuti di plastica sono stati in gran parte solo una questione oceanica, ma non lo è. Questo studio mostra anche impatti enormi sulla terra». Si pensa che la plastica sia responsabile della morte di 300 dei 30.000 cammelli nell'Emirato di Dubai.