Quando l’animalista è finto ma le truffe sono tutte vere

Quando l’animalista è finto ma le truffe sono tutte vere
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Martedì 4 Dicembre 2018, 00:38 - Ultimo aggiornamento: 12:25
Peggio di chi maltratta gli animali c’è soltanto chi finge di volerli difendere dai maltrattamenti e poi finisce col far loro del male. E’ il caso di un personaggio già noto alle cronache nazionali, che, in più di una occasione, ha esibito i suoi rapporti con parlamentari vicini al mondo animale e alle sue problematiche. Ma ad A.C., al centro di svariate vicende giudiziarie, di cani e gatti sembra importare assai poco. Come accertato dalla polizia, questo «sedicente animalista» – per usare l’espressione del giudice per le indagini preliminari – spacciandosi per ufficiale di Polizia giudiziaria (grazie anche a falsi tesserini), si faceva assistere dalle forze dell’ordine nell’eseguire sequestri di allevamenti totalmente immotivati. Questi blitz avvenivano anche grazie a veterinari che attestavano il cattivo stato di salute degli animali (sempre smentito da successivi controlli). I cani e i gatti, dopo i sequestri, venivano poi affidati a strutture compiacenti. La polizia sta indagando sui decessi e la scomparsa di alcuni di questi animali. Prima di procedere al sequestro, A.C., proponeva agli allevatori di «mettersi d’accordo» per evitare i controlli. Una truffa fortunatamente smascherata dalle forze dell’ordine di Frascati, con la collaborazione della squadra mobile di Asti.

marco.pasqua@ilmessaggero.it
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