Tonno in scatola, consumi destinati a crescere nei prossimi anni

Tonno in scatola, consumi destinati a crescere nei prossimi anni
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Martedì 14 Maggio 2019, 20:39 - Ultimo aggiornamento: 29 Settembre, 11:03
Chi non ha in dispensa almeno una scatola di tonno? In Italia è la conserva ittica preferita, presente nel 94% delle case e portata in tavola ogni settimana da quasi 1 italiano su 2. Il tonno in scatola piace perché è pratico, versatile, gustoso ed accessibile (ricerca Doxa/ANCIT - Associazione Nazionale Conservieri Ittici). Caratteristiche sempre più note e apprezzate dal consumatore, tanto da prevedere una crescita di consumi globale e sempre più rapida. Secondo le analisi di Research and Markets, il principale analista di ricerche di mercato, l'industria mondiale degli alimenti in scatola dovrebbe raggiungere entro il 2021 il valore di 105 miliardi di dollari. A guidare la crescita del mercato, provvederanno l’offerta di prodotti innovativi particolarmente focalizzati sulla praticità, la qualità e rispetto dell'ambiente.

Secondo gli analisti, il cambiamento dei modelli di consumo in termini di abitudini alimentari dovuto all’influenza della cultura occidentale ha alimentato la domanda di cibo in scatola nelle regioni dell’Asia-Pacifico e del Sud America. Infine, i principali fattori che determinano la crescita del mercato delle conserve alimentari sono l’aumento della preferenza per i cibi “ready to use” e gli stili di vita sempre più dinamici.

Il tonno in scatola si posiziona ai primi posti. Tra i principali driver di crescita, ci sono l’assenza di barriere al consumo da un punto di vista culturale, religioso e geografico, la lunga shelf-life, la comodità d’uso, l’aderenza agli stili di vita moderni, l’assenza di stagionalità e le innumerevoli occasioni di consumo. Insomma, il tonno in scatola è «democratico» perché non ha barriere culturali, geografiche o religiose, ed è un problem solver perché risolve il pasto in tante occasioni e contesti diversi, nelle cene last minute tra studenti e amici ma anche in situazioni estreme (montagna, campeggio, barca a vela). Ed è un alimento buono e salutare, con un suo posto da protagonista in una alimentazione sana ed equilibrata.

IL SOCIOLOGO DEI CONSUMI: “PRIVO DI LIMITI RELIGIOSI E CULTURALI E PROBLEM SOLVER DEL PASTO”

“Il tonno in scatola risponde a tutte queste necessità – commenta Mauro Ferraresi, sociologo dei consumi e docente allo IULM - e appartiene a quella categoria di prodotti “time saving”. E’ contemporaneo e in armonia con lo spirito dei tempi, perché è privo di barriere religiose e culturali. E’ protagonista di tante diverse culture alimentari (dall’araba, all’asiatica, alla mediterranea). Ed è un problem solver del pasto: è perfetto per occasioni di consumo “fuori casa” come una gita in barca a vela, il pranzo in spiaggia o un trekking in montagna, ma è ideale anche nelle cene last minute da soli o tra amici, non a caso la pasta al tonno è l’alimento simbolo degli studenti. Sarà anche perché non va cotto, non va refrigerato e non va condito, ed è il preferito dai principianti ai fornelli. Non manca mai nella cambusa di un buon marinaio ed è ideale per gli amanti dell’aria aperta che praticano trekking o camping”.

E’ INTERPRETE DI VALORI ATTUALI: TEMPO, PRATICITÀ, SALUBRITÀ, CONVENIENZA E ANTISPRECO

Nei nuovi stili di vita che si vanno sempre più affermando, c’è sempre meno spazio e tempo per cucinare e dedicarsi alla preparazione del cibo. Le nuove famiglie e le ultime generazioni si affidano sempre più a soluzioni facili, capaci però di rispettare alcune importanti regole alimentari e dietetiche. “Il tonno in scatola – continua Ferraresi – è espressione di importanti valori attuali: tempo, facilità, salubrità, convenienza e anti spreco, gusto e praticità. A questi si aggiunge l’assenza di stagionalità. In termini sociologici e antropologici, il tonno in scatola descrive le abitudini alimentari di svariati gruppi sociali e di diverse civiltà, facendo emergere la sua impronta polisemica e multiculturale. Il cibo è un prodotto agroalimentare volto alla nutrizione, ma è anche un bene culturale, segno e simbolo di una visione della storia, del mondo, di una comunicazione tra uomini e universo”.

IL NUTRIZIONISTA MIGLIACCIO: “È UN ALLEATO NUTRIZIONALE IN DIVERSE OCCASIONI DI CONSUMO”

Il tonno in scatola è un grande alleato per la nostra alimentazione perché fornisce un insieme di nutrienti fondamentali per il corretto funzionamento del sistema immunitario, ed in generale di tutti gli organi ed apparati, consentendo di prevenire e contrastare l’insorgenza di molte patologie. A dirlo è il Prof. Migliaccio, Presidente Emerito della Società Italiana di Scienza dell’Alimentazione (SISA): “Il tonno in conserva ha innumerevoli pregi nutrizionali. Contiene proteine nobili, acidi grassi omega 3, ferro, iodio, potassio e numerose vitamine come la tiamina, la riboflavina, la niacina e la vitamina A. Inoltre, non tutti sanno questo che alimento fornisce al nostro organismo due minerali importanti come il selenio e lo zinco.

Sono tutti elementi che lo rendono ideale in diverse occasioni di consumo: “A casa come al mare, in barca, in campeggio o durante una sessione di trekking – continua Migliaccio - è pratico, facile da preparare, garantendo comunque l’apporto di nutrienti fondamentali. Tra l’altro è un alleato anche nella dieta degli sportivi che lo considerano l’alimento ideale per mantenersi in forma. E la sterilizzazione termica a cui è sottoposta la scatoletta metallica sigillata garantisce la salubrità e la conservazione, mantenendo intatte tutte le proprietà nutritive ed organolettiche del prodotto, assolutamente privo di conservanti. Infine, non scade mai, e grazie al contenitore in metallo o in vetro che si ricicla completamente, si conferma un vero e proprio antidoto allo spreco, valore oggi molto apprezzato dal consumatore”.

GLI ITALIANI E IL TONNO IN SCATOLA: AMATO DA TUTTI E 1 SU 2 LO CONSUMA OGNI SETTIMANA

I consumi dimostrano che tutte queste caratteristiche del tonno in scatola sono sempre più note e apprezzate. I consumatori totali di tonno sono il 94% della popolazione e quasi 1 italiano su 2 (43%) lo mangia ogni settimana, soprattutto perché è facile, veloce da preparare e versatile. Ma anche in virtù dei suoi valori nutrizionali e tra gli italiani che praticano sport – circa il 50% del campione analizzato - 7 su 10 lo inseriscono nella “top five” degli alimenti a cui non saprebbero rinunciare (ricerca Doxa/ANCIT).
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