L'intesa prevede che una parte del ricavato della vendita della salsa sarà destinato al Comune di Amatrice, che lo impiegherà per attività legate alla ricostruzione e al rilancio del territorio. La "Salsa Amatriciana Tradizionale"- spiega una nota- è ottenuta secondo il metodo di produzione e la ricetta secolare del comprensorio di Amatrice, con l'impiego di specifici ingredienti del territorio, quali la passata di pomodoro e/o i pomodori pelati in pezzi, il Pecorino del tipo Amatriciano o Romano Dop grattugiato, il guanciale amatriciano, sfumato con vino del territorio, e l'olio extravergine di oliva delle Dop/Igp di Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo.
Insieme alla salsa- spiegano i promotori dell'iniziativa- è in vendita anche la pasta, trasformata dall'azienda agraria San Pastore, che ha recuperato dalla Banca del Germoplasma dell'Istituto di Genetica e Sperimentazione Agraria ″N.
Strampelli″ di Lonigo (Vicenza) la varietà antica di grano tenero "San Pastore", coltivata in passato su tutto il territorio nazionale, ma poi andata in disuso.«Con questo accordo- spiega il presidente della Copagri Lazio Guido Colasanti- vogliamo sostenere concretamente il territorio amatriciano e le sue aziende, in termini di visibilità ma anche di reddito, e consolidare allo stesso tempo l'importanza del primario».
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