Pasta, i 10 dieci piatti local diventati nazionali: via alle iscrizioni per il nuovo corso online di Unione Italiana Food

Per Flavio Ferro «oggi c’è una nuova apertura del consumatore alla sperimentazione»

Pasta, i 10 dieci piatti local diventati nazionali: via alle iscrizioni per il nuovo corso online di Unione Italiana Food
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Mercoledì 10 Novembre 2021, 15:45

Metti una carbonara a Milano, una norma a Roma, una cacio e pepe “modificata” a New York. L’Italia della pasta è un tesoro di diversità che uniscono. Le specialità territoriali sono cresciute diventando patrimonio (e piacere) di tutti. Con #PastaDiscovery, Unione Italiana Food lancia un corso virtuale, online su WeLovePasta.it, per valorizzare la versatilità della pasta un viaggio italiano, Regione per Regione, alla scoperta della pasta nelle declinazioni locali.

L'Unione Italiana Food ha stilato la Top Ten delle ricette di paste regionali più amate, in cui accanto ai pesi massimi come la Carbonara, le Lasagne alla Bolognese e l’Amatriciana compaiono anche piatti insospettabili come i Pizzoccheri della Valtellina IGP, la Pasta e Patate, gli Spaghetti con le Vongole, le Trofie al Pesto.

Un viaggio tra le ricette regionali

I pastai italiani di Unione Italiana Food dedicano al viaggio tra le ricette regionali il terzo appuntamento di #PastaDiscovery, con una guida che rivela origini e curiosità di questi piatti, con le loro evoluzioni al di fuori del territorio, per riscoprire tutte le tradizioni “local” della pasta e la versatilità di un alimento che in Italia portiamo in tavola almeno 5 giorni a settimana, anche due volte al giorno. #PastaDiscovery è un ciclo di incontri virtuali dedicati "all'abc" della pasta per chi la ama da sempre, per quanti la stanno riscoprendo e per gli absolute beginners in cucina.

Vive sui canali social di WeLovePasta, con tanti contenuti multimediali che spaziano dai talk ai consigli pratici, alla storia, scienza e cultura della pasta, alle guide e ai test di assaggio, fino alle interviste e ai contributi video di gastronomi, pastai, food blogger e i consigli di Cristina Bowerman, chef stellata e presidente dell’associazione Ambasciatori del Gusto.

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La storia della pasta

Nei secoli, le varie tradizioni regionali prima si sono consolidate.

Una volta, al Nord la pasta era di grano tenero, all’uovo e ripiena, mentre al Sud era di semola di grano duro. Poi, la pasta è diventata piatto nazionale e specialità regionali sono diventate patrimonio del Paese e di tutto il mondo, grazie alla spinta dell’emigrazione, del turismo, dei ristoranti italiani all’estero, del cinema, degli influencer.

Basti pensare al successo che oggi nel mondo hanno riscosso piatti come la Carbonara, un’istituzione che ha conquistato le pagine del New York Times, o la Lasagna alla Bolognese celebrata dalla giornalista Samin Nostrat, nota food star della serie Netflix “Salt Fat Acid Heat”, che proprio sul noto quotidiano statunitense ha lanciato l’hashtag #TheBigLasagna per celebrare uno dei piatti più iconici della domenica e delle feste.

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La dichiarazione del pastaio Flavio Ferro

«La pasta in Italia ha tante radici - commenta Flavio Ferro, pastaio di Unione Italiana Food - visti gli stretti legami che ci sono fra le diverse tradizioni locali. Attraverso il Paese la pasta si è arricchita, diventando espressione di geografie, territori, latitudini, culture a cui le aziende che producono pasta hanno gradualmente aggiunto valore grazie al loro saper fare e all’avanzamento tecnologico nella produzione».

Il ruolo dei pastai in questo testamento immaginario di ricette tradizionali che si tramandano in Italia e all’estero è quello di preservare elementi tradizionali in un piatto che oggi viene servito in tutta Italia (e non solo), riuscendo a creare valore aggiunto mediante la produzione e l’innovazione tecnologica, anche attraverso nuovi formati e l’invenzione di paste speciali (integrali, di legumi, gluten free).

«Il nostro Paese è una grande risorsa di biodiversità, culture e caratteristiche territoriali che hanno trovato la declinazione ideale in cucina. Ogni regione d’Italia ha una sua connotazione culinaria e un corollario di cucine tipiche regionali. Oggi, poi, c’è una nuova apertura del consumatore alla sperimentazione e alla novità. Una ricetta come la Carbonara o lo Spaghetto alle vongole può trovare una nuova veste con un formato integrale. Le aziende si sono adeguate a queste necessità anche con delle linee regionali dedicate, differenziate per prodotto e utilizzo», conclude Ferro.

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