Bando all’agnello. Via anche le uova. No a formaggi e salumi. Eliminati anche latte e burro e, dunque, le pizze e le torte tipiche della festività. La tavola di Pasqua si ripensa e lo fa in chiave vegana. Basta navigare in Rete per rendersene conto: tutorial, menu e ricette per cambiare la consuetudine pasquale si susseguono, sito dopo sito. D’altronde, il numero di vegani nel mondo sarebbe in crescita. Secondo la Vegan Society, nel mese dedicato a sperimentare un’alimentazione interamente vegana, ossia il “Vegajanuary”, lo scorso anno, si è toccato il record di adesioni: oltre 629mila persone in 228 paesi al mondo. In Italia, stando ai dati Eurispes 2022, ad essere vegano sarebbe l’1,3 per cento della popolazione. Il dato sale al 6,7 per cento se si uniscono i vegetariani.
Pasqua, il trend vegano
Una cifra in calo rispetto all’anno precedente, quando i vegani erano il 2,4 per cento, ma più che raddoppiata rispetto alla prima rilevazione, nel 2014, quando erano appena 0,6 per cento.
I costi
E c’è anche da fare attenzione, facendo la spesa. «Quando si acquista un prodotto vegan, non sempre si fa la scelta migliore per la salute – prosegue – leggendo gli ingredienti su alcune etichette, si possono notare molti grassi idrogenati che, assunti in grande quantità, sono tutt’altro che salutari». Intanto, online le ricette corrono. E sì perché chi vuole ripensare in chiave vegana la festa, nella maggior parte dei casi deve mettersi ai fornelli. Almeno per ora. Analizzando la presenza di ristoranti, supermercati e festival vegani, nonché la presenza di ristoranti stellati con stella Michelin Verde, LoveHolidays ha stilato la classifica delle trenta migliori città in Europa per una dieta vegana. E sono ben due, Milano e Roma, ad essere entrate nella graduatoria, ma rispettivamente al ventunesimo e al ventiseiesimo posto. Il podio è per Londra, con ben 194 ristoranti, 81 negozi, tre festival e altrettante Stelle Verdi Michelin, seguita da Parigi al secondo posto, e Berlino al terzo. Poi, Barcellona e Amsterdam. Milano ha trentadue ristoranti e sei negozi, nessun festival e due Stelle Verdi Michelin. Roma, più distanziata, ha diciannove ristoranti, nove negozi, nessun festival e una Stella Verde Michelin. Insomma, la strada “veg” da fare è ancora lunga, ma l’Italia si conferma destinazione di gusto per ogni esigenza e palato. Anche a Pasqua.