Nel 2020 exploit a tavola di carne vegetale e canapa

Nel 2020 exploit a tavola di carne vegetale e canapa
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Sabato 28 Dicembre 2019, 22:18
A 20 anni dall'emergenza "Mucca pazza", la bistecca alla Fiorentina trova un nuovo temibile competitor: la carne vegetale. I numeri di mercato della carne senza carne sono ancora di nicchia, ma secondo Whole Foods Market il 2020 segnerà, a livello globale, un calo della carne tradizionale a tavola e l'arrivo di un gran numero di cibarie a base di canapa e altri vegetali. Nell'anno che verrà è attesa inoltre una rivoluzione nel bere con un aumento di bevande "zero alcol". A delineare le imminenti scelte a tavola e nel carrello della spesa sono esperti internazionali, e soprattutto big buyer della grande distribuzione e retailer americani, che stilano ogni anno una top ten delle tendenze alimentari, incrociando le novità proposte in diverse fiere dall'industria alimentare e del benessere, con le preferenze dei consumatori.

Secondo Whole Foods Market non mostrano segni di rallentamento alcune mode già espresse nel 2019: un aumento dei prodotti a base di canapa, del consumo di carne "impossibile" e del packaging ecologico. Ma l'effetto Greta si misura anche con un'attenzione crescente all'agricoltura rigenerativa basata su pratiche rurali e di allevamento che ripristinano il suolo degradato, migliorano la biodiversità e diminuiscono le emissioni di anidride carbonica. Tra le tendenze c'è anche il boom dell'etnico, a partire degli ingredienti-base come la farina di teff, senza glutine e usata per cucinare l'injera etiope.

Nelle dispense del 2020 farine di frutta e verdura sempre più innovative, a partire dalla banana e dal cavolfiore. Le ultime tendenze del confezionato negli Usa stanno già portando a sostituire le farine tradizionali con alternative come il tigernut, in patatine e snack, o le miscele di farina di semi per i dolci. Anche la pasta sarà colorata e a base di farine alternative. Tra le diverse cucine, il 2020 segna la scoperta collettiva dei piatti tradizionali dell'Africa occidentale. Dai 16 Paesi dell'area, l'industria alimentare importerà più moringa e tamarindo, sorgo e fonio, teff e miglio, e citronella. Per la pausa pranzo bisognerà dotarsi di un mini frigo anche in ufficio: dall'uovo sodo già condito alle zuppe monoporzione i nuovi snack e persino le barrette sono perlopiù refrigerate.

Anche la colazione non sarà più coi soliti noti: i tofu scrambles possono sempre trovare posto in una colazione vegan, ma è soprattutto caccia grossa alle alternative alla soia, come i fagioli mung.
Tra gli integratori sempre più semi di canapa, zucca, avocado, anguria e clorella dorata. Superfood a la page è il pili, e mentre l'olio di palma sembra al tramonto, arriva il burro dai semi di zucca e anguria, da noci e anacardi, mandorle, arachidi o ceci. Nel bere è caccia a una alternativa all'alcol: dagli infusi di luppolo alle acque frizzanti insaporite sarà l'anno dei cocktail zero alcol.
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