Natale, come preparare un cenone spendendo 10 euro a persona: i consigli del Car

Natale, come preparare un cenone spendendo 10 euro a persona: i consigli del Car
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Martedì 22 Dicembre 2020, 12:35 - Ultimo aggiornamento: 25 Settembre, 15:29

Mantenere intatte le tradizioni culinari natalizie spendendo poco più di 10 euro a persona? È un’impresa più che possibile, secondo i dati e le valutazioni raccolte dal Centro Agroalimentare Roma (Car) che, in vista di un Natale che sarà per forza di cose diverso dal solito, ha voluto realizzare una “borsa della spesa” ad hoc per aiutare i cittadini nella scelta dei prodotti, salvaguardando il portafoglio ma senza rinunciare alle tradizioni più radicate.

Frutta

A farla da padrone sarà il prodotto italiano: per quanto riguarda la frutta, in particolare clementine e arance, per le quali ci si può orientare verso quelle di piccolo calibro, che sono molto succose e di ottimo gusto, ma che si trovano a prezzi più bassi rispetto a quelle di pezzatura medio grande, poiché generalmente il settore di maggior consumo è quello dei bar e delle mense.

A queste si possono poi aggiungere anche fichi e frutta secca nazionale per tutti i gusti.

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Verdura

Passando agli ortaggi, il primo posto lo guadagnano i carciofi a varietà tema, violetto o romanesco. Questi ultimi, provenienti dalla Sardegna, sono i primi della stagione. La disponibilità è assicurata, non perché la produzione sia particolarmente abbondante, ma in quanto trattasi di ortaggio spesso a quasi esclusivo appannaggio della ristorazione. Il costo rispetta l’andamento di mercato, fatta eccezione per annate particolari, come il 2019, con picchi di produzione dovuti alla congiuntura climatica del tutto anomala. Anche le insalate, però, possono essere tra le protagoniste delle tavole romane: lattughe tutte, le indivie, la riccia, la scarola che viene consumata sia cotta che cruda. Solitamente presenti anche nei menù dei ristoranti si rinviene un surplus di prodotto e quindi il prezzo risulta conveniente. Anche il broccolo romanesco, però, si può acquistare a prezzi contenuti.

Pesce

Per quanto riguarda il prodotto ittico, la borsa della spesa dei romani quest’anno può contenere anche specie di pregio, a causa del numero ridotto dei commensali. Nel paniere troviamo oltre alle solite acciughe, all’arzilla ed alle specie tipiche per la preparazione della zuppa e della frittura, anche i crostacei come scampi e gamberoni che notoriamente in questo periodo hanno un costo elevato ma, essendo previste appunto tavole a numero “ristretto”, risultano abbordabili. Per 4 persone, mezzo kg di gamberoni sono sufficienti. Sempre tra il pescato si acquistano totani e seppie, in quanto piatti legati alla tradizione romana. Non mancano naturalmente i molluschi bivalvi: 1 kg di questi prodotti sono ampiamente sufficienti per 4 commensali.

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«Abbiamo voluto – commenta Fabio Massimo Pallottini, direttore generale del Car – dare questi semplici consigli ai consumatori per lanciare un messaggio di incoraggiamento. Quest’anno vivremo un Natale particolare, spesso lontano dagli affetti più cari, ma non per questo dobbiamo rinunciare a ciò che rende speciali i pranzi e le cene delle festività».

«Abbiamo stimato – aggiunge Pallottini – che un “romano” con circa 50 euro possa soddisfare appetito e tradizione per 4 persone, portando in tavola dall’antipasto alla frutta, sia per il cenone della Vigilia che per il pranzo di Natale. Questo, anche perché quest’anno i prezzi sono maggiormente contenuti rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e la chiusura parziale dei ristoranti, lo stallo negli acquisti da parte del canale HO.RE.CA. e il tempo sino ad ora piuttosto mite per cui si registra maggiore produzione, fanno sì che vi sia disponibilità e varietà».

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