Oggi è il "Pollo Arrosto Day", ecco le regole per cucinarlo alla perfezione

Festa dei nonni, il 2 ottobre è il "Pollo Arrosto Day"
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Martedì 2 Ottobre 2018, 11:36 - Ultimo aggiornamento: 11:38
È, tra i secondi, il piatto più amato dagli italiani, simbolo della tradizione, protagonista dei pranzi della domenica a casa dei nonni. Il pollo arrosto è il piatto della famiglia e dei ricordi, considerato dal 36% degli italiani il piatto della nonna per eccellenza insieme ad altri tipici della tradizione come le lasagne, la pasta all'uovo, l’arrosto di vitello, le polpette, il coniglio alla cacciatora.

E se il pollo è la carne più presente nella quotidianità degli italiani (è una scelta abituale per 9 italiani su 10, circa 46 milioni di consumatori), per la maggioranza di loro (il 53% secondo una ricerca Doxa Unaitalia), cucinarlo arrosto è il miglior modo di gustarlo, soprattutto nel pranzo ideale della domenica e dei giorni di festa, quando tutta la famiglia si riunisce a casa dei nonni.

Un piatto semplice che in casa mette d'accordo tutti, dai più piccoli ai nonni, appunto. Ma quali sono le regole per il pollo arrosto perfetto? Si serve rigorosamente con le patate o sono ammesse anche altre verdure? Meglio al forno o allo spiedo? E poi, marinatura si o no? Si mangia con le mani o con le posate?

Il dibattito è aperto e sarà al centro del #polloarrostoday, l’evento social in programma il 2 ottobre in concomitanza con la festa dei nonni. Un appuntamento ideato dal blog W il pollo, la piattaforma digitale dedicata agli appassionati di pollo da Unaitalia, l'associazione che rappresenta il settore avicolo italiano. Basterà seguire l’hashtag #polloarrostoday, dalle 12.00 alle 14.00 per partecipare al dibattito che vedrà blogger, food influencer, giornalisti e chef dire la loro su questo piatto e condividere ricette, personali interpretazioni, nonché ricordi e aneddoti di famiglia legati a uno dei piatti più classici della cucina italiana.

UNA RICETTA SEMPLICE MA NON FACILE

Dorato, croccante, gustoso. Come si prepara un pollo arrosto a regola d’arte? La ricetta classica è semplice (pollo, olio, sale e pepe), ma le variabili sono infinite: erbe sottopelle, marinatura, salse di accompagnamento, brodo vegetale, vino o birra in cottura e chi più ne ha più ne metta. Infinite strade per un unico obiettivo: un pollo arrosto perfetto, che abbia la pelle croccante fuori e una carne tenera e gustosa dentro.

Il pollo perfetto deve essere perfettamente cotto, ma non asciutto. Ecco allora che la scelta della cottura può fare la differenza: al forno o allo spiedo?

Al forno, una volta scelto il pollo, basta posizionarlo in modo che le cosce (più grasse e carnose) si trovino nella parte più calda, mentre il petto (che cuoce prima e tende ad asciugarsi), vada in quella meno calda.

Tuttavia, stabilire il giusto calore di cottura è un altro argomento molto dibattuto, anche perché ognuno conosce (o almeno dovrebbe!) il proprio forno. L’importante è non abbandonare mai il pollo mentre cuoce, irrorarlo con i suoi succhi di cottura o aggiungere olio o burro sulla pelle per evitare che si asciughi troppo.

Anche lo spiedo, o la tecnica del girarrosto, garantisce il risultato sperato: croccantezza fuori, succulenza dentro. Il pollo sullo spiedo, ben posizionato alla giusta distanza dal calore, ruota lento e costante e, contrariamente a quanto si possa pensare, non secca la carne ma anzi è in grado di conferire quella doppia consistenza che fa la differenza tra un buon piatto e uno assolutamente delizioso.

NON C’É POLLO SENZA PATATE, O FORSE NO?

In tutte le ricette e in tutte le variabili il pollo arrosto è solitamente accompagnato con le patate, il più classico tra gli abbinamenti in cucina. Ma come prepararle? Insieme al pollo o con una cottura separata? Se infatti cuocerle insieme alla carne prenderebbero sapore e profumo, tuttavia si rischierebbe di lessarle con il fondo di cottura della carne. Ecco allora che molti preferiscono cuocerle a parte e servirle insieme al pollo in un secondo momento.

Ma non è tutto qui. Il pollo può essere servito anche accanto ad altre verdure, rigorosamente arrosto. La lista delle alternative è lunga e può comprendere pomodori grigliati, piselli, funghi ripieni, carote o cipolle glassate. E per darsi un tono si possono preparare anche delle salse di accompagnamento, come la classica barbeque, o una a base di peperoni, o idee più originali come una salsa Gravy o una di arachidi.

POLLO CON LE MANI? NON SEMPRE É DA VILLANI

Il bon ton a tavola, si sa, è importante. Ma quando il menù prevede un gustoso pollo arrosto come affrontare la situazione? Sono d’obbligo le posate oppure possiamo mangiarlo con le mani? È vero infatti che proprio il pollo riesce a mandare in tilt anche i più esperti in fatto di buone maniere.

I chicken lovers dovranno farsene una ragione, il galateo prevede che a tavola il pollo si mangi sempre con le posate, a prescindere dalla ricetta. Il bon ton ci istruisce anche sul come usare forchetta e coltello: sì al coltello, ma a patto che non venga usato come in un corso di chirurgia veterinaria, insomma il succo è non accanirsi sul povero pollo, meglio lasciare della carne attorno alle ossa piuttosto che risultare maleducati o, peggio ancora, afferrarlo con le mani. Non è ammissibile neanche pulire tutto il pollo, sistemandolo in un lato del piatto, per mangiarlo comodamente conversando; il pezzo staccato con le posate va mangiato subito e in un sol boccone, a meno che non sia troppo grande. Ma se la tentazione di afferrarlo con le mani è forte, potete sempre stemperare la situazione citando questa famosa filastrocca: “anche la Regina Margherita mangia il pollo con le dita”. 

ARROSTO, GIRARROSTO E…AL FANGO

E se le nonne d’Italia ci hanno insegnato e fatto gustare il più classico dei piatti italiani, oltre la tradizione è possibile sperimentare il gusto di un buon pollo arrosto con tecniche e ispirazioni alternative al classico forno.

Pollo e sale sono i soli ingredienti di una cottura alternativa tra le più semplici, il pollo al sale appunto. La crosta di sale che ricopre il pollo, lo protegge durante la cottura mentre il calore si diffonde lentamente. La carne resta così morbida e succosa, non perde il suo sapore e si cuoce senza grassi. Una ispirazione fusion arriva dalla Cina ed è la cottura del pollo nel fango, o più precisamente nell’argilla. Il pollo, marinato in salsa di soia, vino, anice stellato e chiodi di garofano, viene avvolto in foglie di loto e posto in un guscio di argilla, dove cuoce per un paio d’ore per un risultato che lascia senza parole per sapore, succosità e tenerezza della carne.

LA RICETTA (E QUALCHE SEGRETO) DELLA CUOCA PIÙ AMATA DEL WEB SONIA PERONACI

E per questa edizione del #polloarrostoday e celebrare al meglio la giornata dedicata ai nonni e alla tradizione, il blog W il Pollo regala ai chicken lovers la ricetta della cuoca e food blogger Sonia Peronaci, nella sua versione tradizionale con le patate e con qualche trucco per un pollo arrosto perfetto. “Mia nonna preparava sempre il pollo arrosto – spiega - per lei cucinarlo era un rito e curava ogni passaggio, dalla preparazione degli ingredienti fino alla cottura. Quella del pollo arrosto è una ricetta semplice, ma non è facile farlo bene: il pollo perfetto deve essere croccante fuori, tenero e succoso dentro. Il segreto è curarlo e coccolarlo, con pazienza e amore per tutto il tempo che serve fino alla tavola”.
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