La sfida della carne sintetica, ottenuta da cellule coltivate in laboratorio, è iniziata nel 2013 e sta per raggiungere il traguardo più significativo. Per la prima volta arriva in un vero ristorante. Succederà a Singapore, riporta la rivista del Mit, dove le autorità sanitarie hanno dato il via libera alla vendita di nuggets ottenuti appunto da carne coltivata. A mettere a punto il procedimento è la start up californiana Eat Just, che ha impiegato due anni a ottenere il via libera da parte di una commissione di sette persone che ha valutato tutte le fasi del processo di produzione.
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Carne sintentica, la tecnica
Le pepite di pollo sono state ottenute mescolando la carne ricavata facendo crescere le cellule prelevate da un animale con proteine di origine vegetale, e verranno vendute per ora in un singolo ristorante sotto il nome di carne coltivata.
Singapore has given U.S start-up Eat Just the go ahead to sell its lab-grown chicken meat https://t.co/UOc1VvrqPF pic.twitter.com/b0Rnbshg5S
— Reuters (@Reuters) December 2, 2020
Nascono nuovi gruppi
Recentemente Memphis Meats, una delle compagnie più grandi che ha finanziatori come Bill Gates e Richard Branson, insieme ad altri produttori ha fondato un gruppo che lavora con le agenzie regolatorie statunitensi per arrivare ad una approvazione anche in quel paese. Il costo non è stato ancora reso noto, ma sarà sicuramente inferiore rispetto agli oltre 300mila dollari del primo hamburger sintetico presentato nel 2013.
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Animalisti d'accordo
In quel caso si trattava di un hamburger di carne ricavata da staminali di manzo per un progetto condotto da Mark Post, ricercatore dell' Università di Maastricht, in Olanda, servito a un gruppo di giornalisti che lo trovò molto simile a quelli veri. A spingere verso la soluzione 'coltivatà sono anche le associazioni animaliste, che vedono di buon occhio le alternative alla carne da allevamento. Lo zoo di carni replicabili è sempre più ricco, e in Australia c'è persino una start up, chiamata Vow, che sta replicando la carne di canguro.
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