Abusi sulla studentessa a scuola: traballa l'accusa, il bidello torna libero

Abusi sulla studentessa a scuola: traballa l'accusa, il bidello torna libero
di Marcello Ianni
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Martedì 8 Marzo 2022, 08:59

«E' venuta meno la solidità del quadro indiziario». Torna in libertà e può tornare al lavoro, il bidello residente nella Marsica, assistito dall'avvocato Carlo Polce del Foro di Avezzano, finito recentemente in una inchiesta della Procura della Repubblica dell'Aquila per una presunta violenza sessuale e atti persecutori ai danni di una studentessa minorenne che frequente l'Istituto superiore Leonardo Da Vinci in zona Pineta Signorini.


Il Giudice per le indagini preliminari, prendendo atto non solo dei documenti presentati dalla difesa ma anche delle dichiarazioni rese da due testimoni indicati sempre dalla difesa che hanno potuto riferire su quanto accaduto, ha preso atto di una certa contraddittorietà della studentessa, revocando per l'indagato di 62 anni, la misura dell'obbligo di dimora nel Comune di residenza con il divieto di poter uscire dalle 20 alle 7 del mattino successivo.


L'avvocato Polce, che ha sempre insistito sull'innocenza del proprio assistito, si è detto soddisfatto su quanto deciso dal Gip, soprattutto sull'importanza del pronunciamento che tocca in prima persona lo stesso collaboratore scolastico la cui serenità anche famigliare è stata minata dall'inchiesta e dai gravi reati ipotizzati.


Secondo l'accusa, il bidello in più di un'occasione si sarebbe rivolto alla studentessa con pesanti apprezzamenti etichettandola anche sua fidanzata arrivando anche ad abbracciarla.

In un episodio, quello ritenuto più grave, l'indagato si sarebbe infilato con forza nel bagno dell'istituto dove era entrata la parte offesa, a quanto pare riuscendola a baciare nonostante la mascherina e a toccarle il sedere.

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