La squadra dei carabinieri dell'Aquila vince il torneo in memoria del maresciallo morto nel sisma

Nella foto la squadra di calcio dei carabinieri del comando provinciale dell'Aquila, vincitrice del torneo.Al centro il colonnello Nazareno Luca Santantonio, comandante provinciale dell'Arma dell'Aquila. ,
di Marcello Ianni
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Lunedì 10 Settembre 2018, 17:38
Si sono ritrovati su un campo di calcio a distanza di due anni dalla sua morte, per mantenere vivo il ricordo del compianto amico e collega. Si è svolto presso lo stadio Comunale di Scoppito, il torneo di calcio in ricordo di Giampaolo Pace, maresciallo dei carabinieri originario di Palombaia di Sassa, frazione dell'Aquila, rimasto  vittima del sisma del Centro Italia dell’agosto di due anni fa nella sua abitazione di Accumoli, in provincia di Rieti. Pace, che per anni ha prestato servizio a Pescara nel difficile quartiere Rancitelli prima di trasferirsi all’Aquila, giocava a calcio con la Asd Scoppito, squadra di seconda categoria dell'Aquilano, nel ruolo di portiere. E proprio i suoi compagni di squadra, insieme agli Amici Romani Calcio, ai colleghi del Comando provinciale dell’Arma dell’Aquila e dei militari del Nono Reggimento Alpini sempre del capoluogo di regione, hanno voluto incontrarsi sul terreno verde per disputare una partita in suo onore, tra commozione e voglia di non scordare una persona amata e rispettata da tutti. Il torneo è stato vinto proprio dai colleghi dell’Arma. Al secondo posto gli Amici Romani Calcio, terzi i militari del Nono Reggimento, ultimi quelli dello Scoppito. Supporter d’eccezione, il comandante provinciale dell’Arma dei carabinieri dell’Aquila, il colonnello Nazareno Luca Santantonio che ha voluto conoscere e abbracciare i genitori del compianto maresciallo evidenziando la continua vicinanza dell’Arma verso di loro. Pace fino a poco prima andare in ferie ad Accumoli, aveva partecipato ad una importante attività di polizia giudiziaria contro le infiltrazioni della criminalità organizzata e sfruttamento degli operai nella lenta e difficile ma anche appetibile ‘torta’ della ricostruzione post terremoto. A lui è stata dedicata la sala riunioni dello stesso comando provinciale.   
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