Viaggio tra castelli e tratturi: nasce il primo itinerario abruzzese di Slow Food Travel

Veduta su Castel del Monte (ph. Sabrina Giangrande)
di Sabrina Giangrande
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Sabato 27 Febbraio 2021, 14:12

L’AQUILA «Slow food travel è il progetto con cui Slow food propone destinazioni in cui poter sperimentare un nuovo modello di viaggio lento, fatto di incontri e scambi con agricoltori, artigiani, ristoratori e gestori di strutture ricettive, per conoscere il patrimonio gastronomico, culturale e sociale di un territorio, attraverso esperienze turistiche di alta qualità. Slow food travel propone esperienze turistiche diverse, pensate per turisti attivi e responsabili, spinti dalla curiosità e dal gusto, alla scoperta di esperienze autentiche, a contatto ravvicinato con i territori. I veri protagonisti di questo itinerario sono le comunità locali, le persone che raccontano con passione le loro storie di impegno per la terra in cui vivono».

E’ quanto comunicato da Rita Salvatore, fiduciaria della “Condotta Slow Food” dell’Aquila che ha seguito il progetto sin dagli inizi, unitamente al giovane leader del movimento Enrico Matteo Rosati, sulla scia delle orme lasciate dal suo vero ideatore, l’indimenticato Giovanni Cialone, scomparso nel mese di giugno dello scorso anno.
Slow Food in Azione”, progetto finanziato attraverso il contributo del Ministero del lavoro e delle politiche sociali nel 2018 che, oltre alle destinazioni già attive - Valli dell’Alto Tanaro e Montagne Biellesi in Piemonte - e all’itinerario del “Gran Sasso” sta portando alla luce in questi giorni, altri cinque itinerari Slow food in alcune regioni del centro e del sud Italia. Per ogni itinerario il compito di Slow food sarà quello di evidenziare al viaggiatore alcuni tra i migliori produttori, ristoratori e ospiti di strutture ricettive, selezionati secondo le linee guida di Slow Food Travel, per un’esperienza di viaggio alla scoperta di patrimoni gastronomici unici e dei progetti Slow Food a salvaguardia della biodiversità.

«L’itinerario Slow travel Gran Sasso, Castelli e Tratturi è un tuffo tra storia e tradizione, campanili e castelli, borghi e paesaggi d’alta quota- si legge nella presentazione della proposta- che coinvolge oltre venti aziende situate all’interno dei comuni di Barisciano, Calascio, Capestrano, Carapelle Calvisio, Castelvecchio Calvisio, Castel del Monte, Navelli, Ofena, Santo Stefano di Sessanio e Villa Santa Lucia. Il profondo valore storico, paesaggistico ed ambientale culla la fantasia del turista. Situato nel versante meridionale del Gran Sasso aquilano e immerso nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, questo territorio va dall’Altopiano di Campo Imperatore, ad una quota di 2.100 metri fino alla Valle del Tirino; un percorso “lento”, che invita il turista a mettere da parte l’orologio e a vivere ogni istante, assecondando soltanto i ritmi dell’uomo nella natura. Un viaggio che racconta le caratteristiche agricole e gastronomiche del territorio attraverso i vari operatori coinvolti, e vede come protagonisti i Presidi slow food come il canestrato di Castel del Monte, la salsiccia di fegato aquilana, la lenticchia di Santo Stefano di Sessanio, i ceci di Navelli, la patata turchesa e numerosi grani antichi, tra cui la rosciola, la saragolla, la casorella, ma soprattutto il grano Solina, anch’esso Presidio slow food».

Sabrina Giangrande
 

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