Venditti, tre ore di grande musica alla Perdonanza: «L'Aquila nel cuore, sono stato benissimo»

Venditti, tre ore di grande musica alla Perdonanza: «L'Aquila nel cuore, sono stato benissimo»
di Stefano Dascoli
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Mercoledì 26 Agosto 2020, 10:53 - Ultimo aggiornamento: 15:24
L'AQUILA - “Ho L’Aquila nel cuore. La cosa che mi rende straordinariamente vicino a questa terra è che quando c’è stato il terremoto, nel 2009, sono stato a Villa Sant’Angelo, dove ho conosciuto il vostro sindaco. Mai avrei immaginato di ritrovarlo primo cittadino dell’Aquila. E mai avrei pensato di stare su questo palco, con un’orchestra gigantesca, invitato dal maestro Leonardo De Amicis. Mi ha detto: “Vogliamo fare una cosa pazza? Vogliamo provare a suonare tutti insieme? Io non l’ho mai fatto. Tramuteremo questo racconto in un concerto straordinario”. 

Così Antonello Venditti ha aperto il suo concerto, ieri sera, sul palco di Collemaggio, appuntamento clou della 726esima Perdonanza celestiniana. Una serata straordinaria, accompagnata dalla voce di Gianmaurizio Foderaro di RadioRai, per gli oltre duemila spettatori: quasi tre ore di musica, interrotta solo dai piccoli monologhi dell’autore.

"L'Aquila ha bisogno di un nuovo racconto, perché l'Italia non sa cosa è L'Aquila adesso - ha aggiunto Venditti -. Tutti a chiedere: 'Come state? E il terremoto..?' Adesso Basta, L'Aquila è una città meravigliosa, io ci vivrei".

Una prima parte di scaletta al piano e con la sua band, poi l’ingresso dell’orchestra del Conservatorio diretta dal maestro Leonardo De Amicis e un crescendo ininterrotto. Venditti ha ripercorso buona parte della sua carriera. Partendo, al piano, da “Sotto il segno dei pesci” e “Bomba o non bomba”, poi la dedica al mondo femminile con “Sara”, “Marta”, “Giulia”, la triste storia di “Lilli” e l’eroina che, ha confessato, all’epoca aveva imprigionato anche un componente della sua band. E poi ancora “Roma Capoccia”, la bellissima “Compagno di scuola” e “Ci vorrebbe un amico”. 

Poi l’ingresso dell’orchestra - con cui Venditti si è scattato una foto prima del concerto - con “Notte prima degli esami”, “Peppino” dedicata al figlio, “Stella” («La canzone migliore per questa serata»), “Dimmelo tu cos’è” e ancora i temi dell’amore e del tradimento con “Dimmelo tu cos’è”, “Unica”, ma anche l’iniezione di fiducia con “Che fanatica storia è la vita”. 

Infine “Amici mai”, “Alta marea” e “Benvenuti in paradiso” che ha fatto scatenare il pubblico. 

A questo punto il sindaco, Pierluigi Biondi, è salito sul palco per donargli una targa ricordo con l’incisione del rosone di Collemaggio. E poi i due bis: il primo, scherzando con la politica, con “In questo mondo di ladri” e la fine con “Ricordati di me”, al piano. L’Aquila si ricorderà certamente a lungo di questa serata. Ma anche Venditti: “Non potete immaginare quanto sono stato bene” ha confessato.
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